«Cercasi grafico, possibilmente non ebreo». È un’offerta di lavoro comparsa su internet in una bacheca di annunci per grafici editoriali a Parigi. Le caratteristiche per essere scelti: «motivati, rigorosi, organizzati, possibilmente non ebreo/a, padronanza della tecnica grafica, senso del lavoro e capacità di lavorare in squadra».
L’annuncio pubblicato dallo studio parigino Nsl Studio, comparso sul sito graphic-jobs.com, è stato denunciato dall’organizzazione anti razzista Sos Racism, che ha
annunciato un’azione legale per violazione delle leggi contro la discriminazione razziale.
Nsl Studio si è scusata per l’annuncio, offrendo spiegazioni contrastanti. In un primo momento, sul sito di informazione Les Inrocks i responsabili dello studio hanno spiegato che per la posizione offerta veniva richiesto un orario di lavoro particolarmente impegnativo e quindi il candidato avrebbe dovuto essere libero da vincoli religiosi o culturali. Successivamente, lo studio ha affermato attraverso un tweet che l’annuncio incriminato era stato rimaneggiato dagli hacker. «Buongiorno, il nostro annuncio è stato hackerato, non posteremmo mai questo genere di messaggi discriminatori. Fate girare, grazie».
«Quel post non era stato discusso ed è stato pubblicato anche su altri due siti senza alcun riferimento al fatto di essere ebrei. Ascolteremo la persona che si è resa responsabile dell’annuncio», dirà poi Raphaël Routier, direttore artistico di NSL Studio, che ha annunciato l’avvio di un’indagine interna e di aver depositato una formale denuncia in Procura.
Sul sito di graphic-jobs.com intanto campeggia un lungo messaggio di scuse: «Condanniamo fermamente la natura del contenuto pubblicato dall’agenzia NSL Studio. Abbiamo un equipe di moderatori che ogni giorno leggono e approvano più di 300 annunci. Tra questi, 50 ogni giorno sono rifiutati. Sfortunatamente questo è sfuggito ai controlli, ma è rimasto online solo 35 minuti prima di essere cancellato. Porgiamo le nostre sentite scuse. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di studiare gli sviluppi giudiziari».