Il presidente della Finlandia difende la scelta di acquistare armi da Israele e di non riconoscere la Palestina

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di Redazione
Nonostante gli altri paesi nordici, Svezia, Islanda e di recente Norvegia, abbiano riconosciuto lo stato palestinese, per la Finlandia non è ancora arrivato il momento giusto.

È quanto ha affermato il presidente finlandese Alexander Stubb, precisando che non esiste nessun collegamento fra la decisione del suo paese di acquistare armi israeliane, nonostante la guerra a Gaza, e la contrarietà nel riconoscere uno stato palestinese indipendente.

Per Helsinki, considerati i continui attacchi missilistici dalla vicina Russia contri i civili e militari in Ucraina, l’investimento nella difesa è una priorità assoluta. Chiamato Fionda di Davide, il sistema di difesa israeliano serve a proteggersi contro i missili a medio e lungo raggio.

Stubb entrato in carica a marzo, come riportato dal Jerusalem Post, ha detto che il riconoscimento di uno stato palestinese è nelle volontà del paese, ma a patto che «abbia un impatto verso un’intesa a due stati e a una soluzione pacifica».

La decisione della Finlandia è in controtendenza con quanto invece già avvenuto in diversi paesi europei, non solo quelli scandinavi, come il caso recente di Irlanda e Spagna.