Se non siete soddisfatti della politica comunitaria, delle scelte gestionali
ed economiche che stanno cambiando il volto (e i conti)
della nostra Comunità, se avete nuove idee da proporre,
questo è il momento di farvi sentire!
Un’occasione per dire come la pensate,
ma anche per capire il perché di certe scelte.
Tutti insieme, numerosi, alla Assemblea degli iscritti
martedì 1 febbraio – 27 Shevàt alle ore 20.45
Aula Magna A. Benatoff – via Sally Mayer 6
ordine del giorno: Bilancio preventivo 2011, dismissione appartamenti, varie ed eventuali
È desiderio di questo Consiglio ridare centralità a questo importante adempimento statutario, aprendosi all’ascolto dei membri della Comunità, cercando la massima condivisione degli obiettivi e degli strumenti per raggiungerli. Solo un’ampia partecipazione di iscritti può dare contenuti al dibattito e contribuire a facilitare il compito del Consiglio nell’interesse della collettività. (Roberto Jarach)
Riportiamo qui di seguito l’intervista rilasciata dal Presidente Jarach nell’ultimo numero del Bollettino
Il 2011 sarà un anno in ripresa
Potenziare i servizi esistenti e offrirne di nuovi. Puntare su due aree di rinnovamento: contributi e scuola. E poi controllo dei costi e scelte strategiche per le entrate. Ecco le linee guida del Bilancio preventivo 2011
Riunitosi il 19 dicembre 2010, il Consiglio della Comunità ha approvato all’unanimità il bilancio preventivo per il 2011. “Non nascondo la mia grande soddisfazione per questo voto condiviso e unanime. Da tutti è stato riconosciuto l’eccezionale risultato già conseguito nei primi mesi di attività del nuovo Consiglio, un risultato che vede il dimezzamento del deficit rispetto al preventivo.
Stiamo parlando di un disavanzo negativo di gestione ordinaria per il 2011 di meno di due milioni di euro, in netta inversione di tendenza rispetto al consuntivo 2009 (-4.207.000 di euro), al preventivo 2010 (-3.597.000 di euro) ed alla proiezione del consuntivo 2010 (-2.311.000 di euro). Una tendenza positiva che viene quindi confermata dal preventivo per il 2011 che sarà pari a -1.975.000 di euro”, spiega con un ampio, compiaciuto sorriso il presidente della Comunità Roberto Jarach. Di fatto, il bilancio preventivo del 2011 è stato costruito attraverso una attenta analisi dei diversi settori comunitari in una prospettiva di ottimizzazione delle entrate e una diminuzione dei costi, senza peraltro procedere a tagli o riduzione dei servizi offerti ma, al contrario, potenziando i servizi esistenti e investendo in nuovi servizi per la collettività. Senza contare che, in linea generale, il bilancio 2011 presenta due grosse aree di rinnovamento rispetto al passato: una riguarda la scuola e l’altra riguarda i contributi. Inoltre si tratta di un preventivo 2011 che include addirittura azioni dagli importanti risvolti sociali. “Stiamo parlando dell’azzeramento delle rette per la scuola dell’infanzia, ovvero della materna e del nido -dopo l’assorbimento delle attività di quest’ultimo nella Comunità-”, prosegue Jarach. “Tra gli obiettivi sociali del 2011 è da sottolineare la volontà di rafforzare la struttura di intervento sul territorio per far fronte alla crisi economica che ha pesantemente investito anche i nostri iscritti. Daremo particolare attenzione anche alla struttura dell’Ufficio Rabbinico che oggi vive un certo cambiamento e presenta esigenze di rafforzamento non rinviabili. Inoltre, viene riconfermato dal Consiglio anche l’impegno a mantenere un rigido controllo dei costi nonché l’individuazione di investimenti che ne permettano il contenimento”.
Contributi degli iscritti, tributi e entrate: come pensate di procedere in futuro? Per fasce di età, di reddito…?
“Ci aspettiamo una conferma della fiducia verso l’operato del Consiglio con un aumento significativo di offerte e donazioni. Ma la chiave di volta del sistema resta il metodo di determinazione dei tributi. Si è studiata una semplificazione degli scaglioni tributari che in prima battuta tiene conto di una progressione del reddito man mano che avanza l’età. E superata la soglia dei 28 anni, verrà messa in atto una rimodulazione delle fasce che semplifichi i processi di riscossione”.
Lo scopo quindi è un maggiore coinvolgimento personale di ciascun iscritto?
“Certamente. E’ importante che tutti gli iscritti comprendano e condividano l’importanza della partecipazione al sostegno della Comunità vista come valore comune e strumento per tramandare le tradizioni e non solo come fornitrice di servizi. Senza contare poi che i servizi devono essere pagati dai fruitori secondo il loro costo.
Come è stato possibile ottenere risultati così positivi in tanto parlare di crisi e di deficit?
“Beh, tutto ciò è stato attuato a partire da una riorganizzazione degli uffici preposti alla gestione, mettendo a punto un organigramma che chiarisse linee gerarchiche e interfaccia con gli utenti. La nuova struttura consentirà di realizzare un controllo di gestione tempestivo e efficiente, consentendo, se necessario, interventi correttivi adeguati, anche nel corso dell’esercizio. Un grande sforzo verrà realizzato per migliorare le risposte agli iscritti e utenti dei servizi: da oggi in avanti, tutti sapranno a chi rivolgersi grazie a ruoli e qualifiche chiari”.