Come non impazzire a Pesach (e nella vita): 10 consigli

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di Carlotta Jarach

pesach-cleaningsÈ Aprile, e Pesach si avvicina, e con esso l’ansia, tra le pulizie che sembrano non finire mai e il seder da preparare (e bissare) per decine di commensali: grandi aspettative, grandi spese, (troppi) bambini in giro, il 15 di Nissan può risultare problematico.

Per evitare una parcella a tre zeri dal psicanalista, vorrei riproporre (cambiati, ma nonostante ciò uguali nella sostanza) quelli che sono i dieci suggerimenti che la giornalista di Haaretz, Hadassah Fidler, consiglia per sopravvivere psicologicamente al seder, alla matzah e ai troppi parenti.

1. Concentrati su ciò che è importante per te
Pesach per alcuni è spiegare la haggadah ai propri bimbi per la prima (o ennesima) volta, per altri è relax, per altri ancora è una tavola imbandita e un piatto pieno di matzah balls o gefilte fish. Qual è la chiave della tua felicità? Una volta capito quale sia il tuo obiettivo, perseguilo. A Pesach come nella vita.

2. Dillo ad alta voce
La telepatia è ancora impossibile, quindi se hai bisogno di aiuto per pulire quell’immenso armadio che rappresenta una sfida ogni anno, chiedi. A volte ciò che è ovvio per te non lo è per tutti: rimanere aggressivo passivo non ti aiuterà, anzi, dire cosa realmente pensi, senza giudicare o essere rude, comunicare insomma, ti aiuterà a sopravvivere al chametz che sembra crescere ovunque per generazione spontanea.

3. Delega
Non siamo soli, e non possiamo sempre caricarci sulle spalle ogni responsabilità, specie se ogni volta alla fine c’è qualcuno che si lamenta. Quindi perché non assegnare ad ognuno in famiglia uno specifico compito? Dalla pulizia allo shopping, dall’apparecchiare alla lettura durante il seder, il singolo fa la sua parte e ne gioisce l’intera famiglia. E, magari, si riducono i brontolii.

4. Recupera il tempo perduto
Le esigenze dei più piccoli, le richieste degli innumerevoli ospiti, lo stress di non dimenticare nulla, e si rischia di mettere in un angolo le persone più importanti della nostra quotidianità. Trova del tempo per uscire di casa con chi ti fa star bene, fate una passeggiata insieme, chiacchierate. Ma stai anche da solo: ritagliati del tempo per fare ciò che più ami, che ti fa star bene, che sia andare in palestra, leggere un libro. Staccare la spina ti permetterà di ricaricare le batterie e essere pronto per affrontare lo stress imminente.

5. Ridi
Sì sa, l’umorismo è il nostro pane quotidiano, anche quando il pane non c’è (sì, scusate, questa era davvero pessima). In una giornata grigia un video divertente o un comico irriverente può essere un ottimo modo per cambiare prospettiva, sorridere, e andare avanti. E se non sai dove iniziare, qui c’è la mia lista dei 10 sketch migliori di comicità ebraica

6. Scordati l’idea di avere un Pesach perfetto
Ti dimenticherai sempre qualcosa e sarai costretto a riuscire di casa all’ultimo, che sia per comprare le mandorle per il charoset o il vino o qualcos’altro, ci sarà sicuramente un imprevisto durante il seder. Quindi rasserenati: anche quest’anno Pesach non sarà perfetto, né magico per tutti. Assodato ciò, vedrai che saprai goderti al meglio ogni cosa che accadrà, e sarà bellissima.

7. Non martirizzarti: impara a dire di no
È difficile, ma non si può dire sì a tutto: sì all’ennesimo ospite in più, sì faro Pesach con la suocera, sì anche con la nuova fidanzata di mio fratello. Hai bisogno di tempo per te stesso, come ho già detto. Sii realista, e soprattutto non temere di dire no a ciò che non vuoi. Avrai così più controllo su ciò che ritieni importante e che ti fa star bene. E chi sarà attorto a te ne gioverà ugualmente.

8. Lavoro di squadra!
Abbiamo capito che ritagliarsi del tempo per se stessi e delegare I compiti è una strategia per evitare di impazzire; ma ricordati che “noi” è più potente di “io”. Otto giorni di parenti sempre in giro è realmente pesante per tutti, ma immaginarli non come una minaccia ma come un team rende la vita più facile. Almeno a te, almeno all’inizio.

9. Pesach è davvero libertà
Non solo dall’Egitto, quindi non crearti costrizioni dove non ce ne sono. Rilassati e non renderti schiavo di pulizie e non assegnarti ruoli proibitivi. Sii libero e tutti noteranno in te una persona più rilassata, e felice.

10. Tutto è relativo
Pesach dura solo una settimana in tutto l’anno. Non sarà perfetto, sarà dura, ma non sei solo. La famiglia non deve essere un peso, e il seder non deve essere un’ansia. Lo stress ti mette a dura prova? Concentrati su altri ricordi, o su progetti meno pesanti o a lungo termine, come le vacanze estive che si avvicinano. Ricordati che è una situazione temporanea, e che la normalità tornerà al più presto. Pesach finisce, te lo assicuro.