E’ una mostra dentro un’altra mostra quella che la Fondazione Fossoli propone ai suoi visitatori fino al 12 febbraio. “Immagini dal silenzio. La prima mostra nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960” infatti ricostruisce la storia della prima esposizione italiana sulla deportazione e i lager nazisti, quella organizzata nel 1955 dal Comune di Carpi. L’evento all’epoca ebbe allora risonanza oltre che locale, nazionale e i visitatori furono oltre 40.000 fra cui anche Primo Levi.
Essa provocò una scossa nella società italiana; ebbe il merito di sollevare il velo che era stato posto su un momento tragico della storia recente del paese e che molti volevano rimuovere (o avevano già rimosso).
L’allestimento odierno, curato da Marzia Luppi ed Elisabetta Ruffini, propone, assieme alla storia di quella manifestazione, anche il tema della percezione della deportazione in Italia tra il 1955 e il 1960. A partire da quell’evento infatti si può indagare il tema della memoria degli italiani sulla deportazione, dagli anni 50 ad oggi, e cogliere se e come essa si sia modificata.
L’esposizione sarà visitabile presso la sala ex Poste di Palazzo Pio, a partire dal 10 gennaio e fino al 12 febbraio nelle giornate di venerdì sabato e domenica con orario dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è gratuito.