Il violinista israeliano Ivry Gitlis è morto a 98 anni

Addio a Ivry Gitlis, violinista israeliano di fama mondiale premiato a Cremona

Personaggi e Storie

di Ilaria Ester Ramazzotti
Considerato uno dei più grandi musicisti classici contemporanei, si è spento lo scorso 24 dicembre all’età di 98 anni il violinista israeliano Ivry Gitlis. Protagonista carismatico e virtuoso della musica classica moderna, ma anche appassionato sperimentatore, godeva di fama mondiale.

Nato il 25 agosto 1922 a Haifa in Israele, da decenni viveva a Parigi, dove aveva iniziato a studiare musica da bambino e dove si è diplomato al conservatorio. Lasciata la capitale francese per fuggire dalle persecuzioni razziali durante la seconda guerra mondiale, si era rifugiato a Londra per poi trasferirsi per un periodo a New York negli anni Cinquanta.

Nel corso della sua lunga carriera ha suonato con le più rinomate orchestre del mondo. Fra queste, la London Philharmonic Orchestra, la New York Philharmonic Orchestra, la Berliner Philharmoniker, la Wiener Philharmoniker, la Philadelphia Orchestra e l’Israel Philharmonic Orchestra. Ha altresì preso parte a film e show musicali, come lo spettacolo Rock and Roll Circus del 1968.

Nel 1990 è stato designato dall’Unesco Goodwill Ambassador per il “sostegno dell’istruzione e della cultura di pace e tolleranza”.  A Cremona nel 2017, tre anni fa, è stato premiato al Cremona Musica Awards 2017 per la categoria Performance. “Ivry Gitlis – queste le motivazioni del premio – non è solo uno dei più grandi violinisti di sempre, ma è poeta, pensatore, filosofo e attore, che trascende i meri mezzi espressivi del violino. La sua statura di violinista è paragonabile a pochissimi altri violinisti della storia, ormai entrati nella leggenda (come del resto lui stesso): Enescu, Thibaud o a Hubermann, che non a caso sono stati i suoi mentori. Il suo approccio interpretativo, come quello dei grandissimi artisti, è inconfondibile e inimitabile. Le partiture che egli suona sono ogni volta reinventate, eppure con una sincerità e spontaneità disarmanti. La personale estetica di Ivry Gitlis si effonde anche nella sua appassionata attività didattica, che ha raggiunto migliaia di violinisti di ben quattro generazioni e che, tramandandosi grazie alla sua ricca discografia e filmografia, rappresenta un lascito prezioso per l’umanità”.

Nel corso dell’evento Cremona Musica ha orgogliosamente imbracciato il suo prezioso Stradivari del 1713. “Ho voluto mostrare al mio Stradivari 1713 la sua casa natale – aveva per l’occasione dichiarato, come riporta Cremona Oggi -.  Mi ha accompagnato per cinquant’anni della mia vita. Vi ringrazio: essere qui a Cremona Musica vuole dire trovarsi in una terra dove è successo qualcosa di incredibile: Stradivari, Guarneri, Amati, non posso nemmeno nominarli tutti”. Nei giorni precedenti, era stato filmato nel cuore della notte mentre suonava nella Piazza del Comune di Cremona.