di David Zebuloni
Con un numero record di 800.000 cittadini vaccinati in 10 giorni, Israele è al primo posto mondiale per somministrazione di vaccini anti-Covid. Come si è arrivato ad un numero tanto importante in così pochi giorni? Andiamo per ordine.
L’operazione “vaccini” in Israele ha avuto inizio il 20 di dicembre. Il primo ad essersi sottoposto al vaccino in diretta nazionale è stato Benjamin Netanyahu, Primo Ministro della Stato di Israele. “Chiedo a tutti voi, cari cittadini, di andare vaccinarvi”, aveva dichiarato il Premier alle telecamere e il popolo israeliano ha eseguito alla lettera. Lo scetticismo iniziale pare essere svanito in un attimo. Le campagne virtuali sui social, che invitavano gli israeliani a non vaccinarsi per non fungere da topi da laboratorio, sono presto sparite per lasciar spazio ad altre campagne che invitavano invece il popolo a vaccinarsi e a “scegliere la vita”.
Così ha dichiarato per esempio Miriam Peretz, vincitrice del prestigioso Premio Israel nel 2018, quando le è stato somministrato il vaccino. “Ho sempre scelto la vita e intendo farlo anche questa volta, nonostante i rischi e la paura”, ha annunciato alle telecamere un attimo prima che le fosse stato iniettato il vaccino.
Ad unirsi a lei sono stati poi i più grandi attori di teatro del paese. La leggendaria Gila Almagor di ottantun anni si è sottoposta al vaccino in lacrime, ad una sola settimana dalla scomparsa dello storico marito, il produttore cinematografico Yaakov Agmon. “Il suo più grande timore era che il mondo dello spettacolo morisse insieme a lui”, ha detto l’attrice, alludendo ai teatri chiusi in tutto il paese da quasi un anno. Insieme a Gila si è vaccinata anche Leah King, che con i suoi novantun anni da poco compiuti è l’attrice più anziana d’Israele. “Questo vaccino mi dà speranza”, ha affermato emozionata. “Non vedo l’ora di tornare sul palcoscenico.”
Le varie campagne volte a sensibilizzare i cittadini israeliani sull’importanza del vaccino, sembrano dunque aver avuto effetto. Questa settimana sono state somministrate in un giorno solo ben 150,000 dosi di vaccino anti-Covid: “un numero da record”, come l’ha definito il Ministero della Salute israeliano. Impegnati nell’operazione sono tutti gli ospedali e le infermerie del paese, nonché delle speciali e provvisorie postazioni che sono state adibite alla causa. Secondo le istruzioni del Ministro della Salute, Yuli Edelstein, le postazioni in questione operano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Persino il sabato, il giorno dello Shabbat, che in Israele funge da giorno sacro di riposo.
In totale dunque, come già accennato, il numero di cittadini che hanno ricevuto la prima delle due dosi di vaccino negli ultimi dieci giorni, supera gli ottocentomila. Un dato incredibile che pare essere in continua salita e potrebbe raddoppiarsi nel giro di pochi giorni. Secondo i dati statistici rilasciati da Our World in Data, infatti, Israele è al primo posto al mondo per somministrazione di vaccini, seguita da Bahrein e la Gran Bretagna. “Se continuiamo così, saremo i primi a vincere la battaglia al Covid e a ripristinare l’economia del paese”, ha scritto Netanyahu sul suo profilo Facebook.
Un sogno che potrebbe presto diventare realtà.
(Fonte foto: Calcalist)