di Marina Gersony
«Caro amico! Questa lettera non è più firmata perché parto tra due ore […]. Ma se tutto va bene tornerò qui alla fine di gennaio e lavorerò di nuovo tutto d’un fiato. Continuo a credere che non si possa combattere l’hitlerismo più efficacemente che scrivendo buoni libri, rendendo così manifesta al mondo l’ingiustizia che ci viene fatta […]. Salutami la tua cara moglie».
Libri
Israel Joshua Singer: Willy e lo scontro tra le generazioni
di Esterina Dana
Volf Rubin, ebreo in fuga dalla Polonia antisemita e dalla tradizione chassidica della sua famiglia, approda negli Stati Uniti dell’American dream. Un ebreo che, per inclinazioni, volontà di autodeterminazione, rifiuta l’ebraismo e la sua comunità
Un’amicizia attraverso la Storia
di Daniela Cohen
Il Grido dell’Angelo riporta come in un incantesimo ai tempi in cui tutti noi eravamo giovani e felici, abituati a incontrare amici e amiche dopo scuola, in strada e al bar. Qui abbiamo come protagonisti due coppie di amici. Ma lo scorrere del tempo fa mutare molte cose…
“Fervore”, il peso della memoria su una famiglia disfunzionale
di Nathan Greppi
Tra coloro che sopravvissero alla Shoah e ai campi di concentramento, non tutti hanno voluto raccontare ciò che hanno passato. In questi casi, vale la pena di porsi alcune domande: fino a dove ci possiamo spingere per tramandare la memoria da una generazione all’altra?
Legàmi, légami, stringimi a te: l’ultimo libro di Eshkol Nevo
di Esterina Dana
Sulla copertina, il piano americano di una donna senza volto colta nell’atto di svestirsi; un gesto quotidiano espresso con la pittura densa e seduttiva di Gideon Rubin. I colori tenui e la pennellata fluida evocano un’atmosfera di impalpabile intimità e innescano empatia con l’osservatore immergendolo in una dimensione di lentezza e quiete.
L’adorabile viaggio della lettura. Nuove proposte, per lasciarsi guidare dalle parole
di Redazione
Speciale Libri per l’estate. L’autobiografia del mimo Marcel Marceau, che salvò molti bambini ebrei nella Francia occupata; l’ultima opera di Eshkol Nevo; il nuovo libro del re del giallo israeliano Dror Mishani. E poi due inediti dell’altro Singer…
I profeti nella tradizione ebraica visti da Elie Wiesel
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Elie Wiesel è stato uno dei testimoni più attivi e impegnati della Shoà, un portavoce efficace e autorevole del popolo ebraico, uno scrittore e un conferenziere popolarissimo. È stato anche un appassionato divulgatore della tradizione ebraica, in particolare del midrash
Adelaida Gigli, una storia tra due mondi: dall’Italia all’Argentina dei Montoneros
di Emanuele Calò
Il libro narra le vicissitudini di Adelaida Gigli, un’artista figlia dell’importante pittore Lorenzo Gigli, nipote del tenore Beniamino Gigli e moglie dello scrittore David Viñas, figlio di un’ebrea di Odessa, col quale avrà due figli, Maria Adelaida (detta Mini) e Lorenzo Ismael.
Un rarissimo manoscritto di 600 anni documenta l’ormai perduta Provenza ebraica
di Michael Soncin
Unico nel suo genere, è stato acquisito dalla Biblioteca Nazionale d’Israele, andando così ad arricchire la sua collezione di Judaica. Intitolato Mezukak Shivatayim, fonde nel suo insieme halachà, teologia, filosofia aristotelica e medievale. Prezioso perché testimonia la scomparsa comunità ebraica francese della Provenza.
Nei reportage di Albert Londres, gli echi di un mondo perduto
di Nathan Greppi
Nell’ottobre 1929, Londres pubblicò sul giornale parigino Le Petit Parisien 27 reportage sulle comunità ebraiche in Russia, Romania e Polonia per arrivare in Palestina. In seguito, i reportage sono stati raccolti in un unico volume, ‘L’Ebreo errante è arrivato’ e recentemente ripubblicato in una nuova edizione italiana.
Il mito (discutibile) dell’ebreo errante nell’affascinante ricerca di Massenzio tra gli intellettuali ebrei di Francia
di Ugo Volli
In Francia, dove vivono alcuni intellettuali ebrei, in parte provenienti dalle comunità dell’Europa orientale devastate prima dal comunismo sovietico e poi sterminate dal nazismo: Emmanuel Lévinas, André Neher, Elie Wiesel, Éliane Amado Levy-Valensi, André Chouraqui, Leon Askenazi (Manitou).
«Ti spiego il dolore attraverso Giobbe, in chiave junghiana»
di Michael Soncin
«Giobbe è l’archetipo più indicato per parlare del tema del dolore. Non si rassegna, non vuole accettare la sua condizione, ne chiede conto. Quel ‘perché?’ è sempre stato al centro della mia vita personale e analitica». Parla la psicologa Lella Ravasi Bellocchio