di David Zebuloni
Dopo un anno di tira e molla, di conflitti interni ed esterni, di promesse vane e accordi parziali: dal 17 maggio Israele ha un nuovo Governo. Un Governo insolito, il più grande dalla formazione dello Stato di Israele ad oggi. Ben 36 sono infatti i ministeri inaugurati alla Knesset.
Beniamin Netanyahu
Israele ha finalmente un governo, che l’emergenza mette alla prova. Si deve cambiare rotta. Ma come?
di Avi Shalom, da Tel Aviv
Dopo oltre un anno di paralisi politica, e dopo tre tornate elettorali, Israele ha finalmente un governo. Il nuovo esecutivo, definito di “emergenza” nazionale, avrà tre anni di durata e sarà guidato in alternanza da Benyamin Netanyahu (Likud) e da Benny Gantz (Blu Bianco).
Israele: Gantz non riesce a creare una coalizione di governo. E Rivlin rimette il mandato alla Knesset
di Redazione
Nonostante le 48 aggiuntive concessegli dal presidente Rivlin, il leader di Kahol Lavan Benny Gantz non è riuscito a creare una coalizione di governo. E ora che il termine è scaduto l’ombra delle quarte elezioni è sempre più grande. Un articolo del sito Israele.net riassume bene la situazione attuale e le prospettive che si aprono.
Israele col freno a mano tirato e le quattro emergenze simultanee
di Aldo Baquis, da Tel Aviv
Un momento difficile. Il sistema sanitario messo a dura prova. Politica e governo instabili. Una disoccupazione che cresce drammaticamente. L’economia del Paese che risente della crisi generata dal coronavirus. Infine, diritti civili e privacy a rischio.
Elezioni in Israele: il blocco di Netanyahu a tre voti dalla maggioranza alla Knesset
di Redazione
In attesa che vengano comunicati i risultati finali, sembra che il Likud e i suoi alleati – i partiti religiosi Shas, UTJ e Yamina – avrebbero in tutto 58 seggi. Sarà Lieberman ancora una volta l’ago della bilancia? O si andrà a nuove elezioni?
Elezioni in Israele: Netanyahu ce l’ha fatta, di nuovo
di David Zebuloni
Secondo i primi risultati (mancano i voti dei soldati e degli invalidi), Netanyahu ottiene 37 mandati e Gantz 32. Un divario di cinque mandati che potrebbe fare la differenza, dando a Netanyahu il privilegio di poter formare una coalizione senza più dover dipendere dall’avversario.
Oggi Israele al voto per la terza volta. E gli israeliani temono la quarta chiamata alle urne
di Redazione
I sondaggi danno un sostanziale equilibrio tra i due partiti principali, Likud e Kachol Lavan. Il 38% degli israeliani crede però che si arriverà a quarte elezioni: ma i tre turni elettorali sono già costati 2,7 miliardi di euro. Mentre l’emergenza Coronavirus fa temere per l’affluenza.
Conflitto israelo-palestinese: il nuovo piano di pace di Trump. Sogni o solide realtà?
di David Zebuloni
Il 28 gennaio Donald Trump ha presentato a Beniamin Netanyahu il piano di pace per il conflitto: Gerusalemme capitale di Israele, Gerusalemme est ai palestinesi come capitale del futuro Stato, il doppio rispetto alla situazione odierna, ma devono rinunciare al terrorismo.
Elezioni in Israele: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma
di David Zebuloni
Siamo al terzo girone di elezioni parlamentari in Israele in meno di un anno e i protagonisti politici sono sempre gli stessi, ma in forme e colori diversi. A meno di due mesi dalle elezioni del 2 marzo, una fotografia aggiornata sull’attuale situazione politica e alleanze, in cui non mancano i colpi di scena.
Netanyahu: la fine di un’era?
di David Zebuloni
Da premier più longevo, anche di Ben Gurion, a indagato per corruzione, fino alla richiesta dell’immunità parlamentare: le vicende di Netanyahu degli ultimi mesi, in un momento in cui Israele si prepara alle terze elezioni in meno di un anno.
Israele: l’11 dicembre 2019 scade il termine per la formazione di un nuovo governo
di Luciano Assin (fonte Alganews)
Dopo che sia Benjamin Netanyahu che il suo rivale politico Benny Gantz non sono riusciti a formare una coalizione di governo, il regolamento politico del paese prevede la possibilità che qualsiasi deputato che riesca a raccogliere almeno 61 firme abbia l’opportunità di ricevere una deroga di 14 giorni dal Presidente dello stato per formare un governo.
Israele: Gantz rinuncia a formare il governo. Si va, per la terza volta, alle elezioni
di Roberto Zadik
Nel suo discorso dimissionario, Gantz ha ripetutamente criticato l’ex premier, dicendo che Israele necessita più che mai di una leadership votata al bene del Paese e non agli interessi personali dei singoli. Ha poi accusato pesantemente Nethanyahu “stai trascinando il Paese su una strada pericolosa che avrà conseguenze storiche pesante ed è colpa tua”.