di Sofia Tranchina
Un problema tecnico che segna la Storia: martedì pomeriggio un Airbus 320 di Air Seychelles, decollato dall’arcipelago africano e diretto a Tel Aviv, ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza in Arabia Saudita con 128 passeggeri israeliani a bordo.
Un problema elettrico ha fatto improvvisamente piombare nel buio una parte del velivolo, costringendolo alla manovra.
«Quando sul volo hanno annunciato che saremmo atterrati in Arabia Saudita, è stato davvero spaventoso», ha detto la passeggera Sharon Licht Patren a Kan, l’emittente radiotelevisiva pubblica israeliana. «Non era chiaro cosa sarebbe successo».
Dopo l’atterraggio, i passeggeri non hanno ottenuto subito l’autorizzazione di scendere dal mezzo, rimanendo così bloccati a bordo per tre ore in attesa di indicazioni, senza elettricità né servizi igienici.
Per gestire l’incidente e occuparsi della sicurezza dei passeggeri, il direttore generale del Dipartimento per gli Israeliani all’Estero ha dovuto valutare la situazione con i funzionari competenti e le autorità.
Benché dal 2020 l’Arabia Saudita sia un possibile candidato per l’espansione degli Accordi di Abramo, agli israeliani rimane ufficialmente vietato viaggiare in Arabia Saudita. Un anno fa la monarchia islamica saudita ha dato il via libera per aprire il proprio spazio aereo ai voli da e per Israele, designando Gedda come scalo alternativo di emergenza, ma questa è la prima volta che un aereo pieno di israeliani atterra nel Paese.
Una volta deciso che i passeggeri avrebbero passato la notte in un albergo vicino all’aeroporto, i locali li hanno accolti con calore, organizzando al meglio il loro soggiorno.
Per ringraziare per la collaborazione, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha inviato una nota: «apprezzo molto il trattamento caloroso delle autorità saudite nei confronti dei passeggeri israeliani il cui aereo è stato costretto a effettuare un atterraggio di emergenza a Gedda. Sono felice che tutti stiano tornando a casa. Apprezzo molto il buon vicinato».
La mattina del giorno seguente un velivolo è arrivato da Dubai per portare i passeggeri in Israele, segnando così il primo volo diretto dall’Arabia Saudita a Israele.
All’inizio di quest’anno, le due nazioni stavano discutendo per consentire voli diretti per la Mecca.
Il ministro degli Esteri Eli Cohen, durante un incontro nel Negev con i beduini, ha detto di voler raggiungere entro il prossimo marzo un accordo per permettere agli arabi israeliani (che costituiscono il 20% della popolazione) di compiere facilmente l’annuale pellegrinaggio ḥajj: «noi non siamo i loro nemici, siamo i loro partner. Il loro nemico è l’Iran» ha detto Kan.
Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha anche affermato che sarebbe «molto felice di vedere milioni di turisti dal mondo arabo venire in Israele».
Ma l’accordo non è ancora andato in porto.