Rishi Sunak e Beniamin Nethanyahu. Credits: Amos Ben-Gershom (GPO)

Diplomazia a Gerusalemme: Sunak e Netanyahu rafforzano solidarietà e aiuti umanitari nella lotta contro Hamas

Israele

di Redazione
In un momento cruciale per la diplomazia internazionale, figure di spicco stanno lavorando insieme per plasmare il futuro attraverso negoziati, solidarietà e collaborazione.

Dopo il suo incontro con il Presidente Biden, è giunto il momento del Primo Ministro britannico, Rishi Sunak, che il 19 ottobre ha fatto visita a Gerusalemme per consultarsi con il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Presidente Isaac Herzog, portando il pieno sostegno del Regno Unito al popolo israeliano. Sunak ha dichiarato che il Regno Unito sarà al fianco di Israele «nella sua ora più buia» mentre affronta l’organizzazione terroristica Hamas».

 

La visita di Sunak segue quella del Presidente degli Stati Uniti, che ha cercato di stabilire legami diplomatici con i Paesi arabi dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre contro Israele. Questo sforzo è stato reso possibile grazie al tour regionale del Segretario di Stato Antony Blinken. Tuttavia, l’attacco all’ospedale Al Ahli di Gaza ha ostacolato questi sforzi diplomatici. In assenza di un’inchiesta indipendente, le parti coinvolte continueranno a incolparsi reciprocamente. Questo evento ha ulteriormente destabilizzato gli equilibri politici già tesi e fragili in questi giorni in Medio Oriente. L’annullamento del vertice di Amman tra gli Stati Uniti, l’Autorità Nazionale Palestinese, l’Egitto e la Giordania rappresenta un duro colpo per gli sforzi diplomatici di Washington nella regione.

«Voi avete combattuto contro i nazisti 80 anni fa. Ora dobbiamo lottare insieme contro Hamas, che è il nuovo nazismo», ha dichiarato Netanyahu durante il suo incontro con il suo omologo britannico Rishi Sunak, discutendo anche della liberazione degli ostaggi. «Questa è una battaglia per il futuro: da una parte c’è l’asse del male con l’Iran, dall’altra la forza del progresso. Questa è la nostra ora più buia, la più buia del mondo. Dobbiamo rimanere uniti. Insieme vinceremo contro la barbarie».

 

Netanyahu ha espresso quindi apprezzamento per il sostegno militare fornito dalla Gran Bretagna ad Israele e ha definito la liberazione degli ostaggi come una priorità nazionale, considerandola una «guerra contro i mostri del mondo».

«Affermo il nostro impegno come amico; saremo al vostro fianco con solidarietà», ha dichiarato Sunak accanto al Primo Ministro israeliano. «Siamo dalla parte del vostro popolo e desideriamo la vostra vittoria», ha aggiunto, condannando «gli indicibili e orribili atti di terrorismo». Durante il suo tour di due giorni nel Medio Oriente, Sunak ha incontrato anche il Presidente Isaac Herzog e ha pianificato visite in diverse capitali della regione.

Durante il colloquio con Herzog, il primo ministro britannico ha ribadito la sua solidarietà nei confronti di Israele che ha subito un barbaro atto di terrorismo: «Dovremmo chiamarlo per quello che è: un atto di terrorismo perpetrato da un’organizzazione terroristica malvagia, Hamas. Saremo al fianco di Israele, sosterremo il vostro popolo e il vostro diritto a difendervi e a ripristinare la sicurezza del vostro Paese, assicurando il ritorno sicuro degli ostaggi. So che ne parleremo ancora – ha affermato il leader inglese – sono grato anche per il sostegno del governo israeliano alle famiglie dei cittadini britannici coinvolti in questa tragedia. Lo apprezzo molto e so che continueremo a collaborare strettamente per assicurare il ritorno sicuro di tutti gli ostaggi crudelmente presi da Hamas».

I premier britannico Rishi Sunak e il presidente israeliano Isaac Herzog (Kobi Gidon-GPO)
Il premier britannico Rishi Sunak e il presidente israeliano Isaac Herzog (Kobi Gidon-GPO)

Attualmente, il Regno Unito sta promuovendo l’apertura del valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l’Egitto per consentire l’ingresso degli aiuti umanitari e l’uscita dei cittadini stranieri. «Sappiamo che state adottando tutte le precauzioni per evitare danni ai civili, in netto contrasto con i terroristi di Hamas che mettono a repentaglio la vita dei civili», ha dichiarato Sunak. «Accogliamo con favore la vostra decisione di aprire le strade verso Gaza per gli aiuti umanitari; sono orgoglioso di essere qui».

A differenza della revisione dell’agenda del Presidente Joe Biden, che ha fatto tappa solo in Israele e parlerà alla nazione questa sera al suo ritorno, Sunak sta estendendo la sua missione diplomatica oltre i confini di Israele, incontrando altri leader regionali chiave. Il suo tour di due giorni continuerà in Giordania, Egitto e Arabia Saudita per consolidare i legami diplomatici e cercare soluzioni condivise per le sfide regionali in corso. A Riad, incontrerà il Principe Ereditario saudita, Mohammed bin Salman, per discutere questioni di rilevanza internazionale.

Foto in alto: Rishi Sunak e Beniamin Nethanyahu. Credits: Amos Ben-Gershom (GPO)