di Redazione
In questi giorni le cronache di guerra parlano di un neo gruppo altamente specializzato in Israele, formato da membri selezionati dei due servizi segreti Shin Bet e Mossad, per stanare e colpire capi, miliziani e facilitatori della Brigata Nukhba, reparto d’élite di Hamas ritenuto responsabile dei massacri del 7 ottobre causando la morte di oltre 1.400 israeliani. La nuova unità, di nome Nili, utilizzerà Intelligence e agenti sul campo per eliminare i circa 2.500 terroristi coinvolti nell’attacco e responsabili nelle uccisioni di massa in vari villaggi e avamposti dell’IDF.
Come riporta il Jerusalem Post, i membri di questa nuova organizzazione funzionano indipendentemente dalle altre unità di comando e controllo che si concentrano sulla neutralizzazione delle cellule d’attacco e dei terroristi di alto rango.
Non tutti forse sanno che il nome della nuova unità è un acronimo dell’espressione ebraica Netzach Yisrael Lo Yeshaker, in italiano L’eternità di Israele non mentirà, una frase che ha le sue radici nella Bibbia, precisamente in 1 Samuele 15:29, che afferma: «Inoltre, l’Eterno d’Israele non mente e non si pente, poiché non è un essere umano che dovrebbe pentirsi».
Ma c’è di più: dietro il nome “Nili” si cela anche una storia affascinante che affonda nel passato, in genere poco conosciuta al di fuori di Israele. È la storia di un gruppo di individui che hanno operato in condizioni estreme, sfidando le avversità del conflitto e contribuendo in modo significativo a un capitolo cruciale di quel turbolento periodo storico: una vicenda unica che ci riporta a un’epoca in cui una rete di spionaggio ebraica offrì coraggioso sostegno al Regno Unito nella lotta contro l’Impero Ottomano in Palestina, nel periodo che va dal 1915 al 1917, durante la Prima Guerra Mondiale. Quest’impresa epica fu magistralmente guidata da un rinomato agronomo mondiale, Aaron Aaronsohn.
Diversi saggi e romanzi si ispirano a questa storia e sulla rete che fornì informazioni ai britannici sulle attività turche, fondamentali per gli Alleati nella vittoria della guerra. Tra questi Nili (Ugo Mursia Editore, 2002), libro dello scrittore e giornalista Massimo Lomonaco che ha raccontato la vicenda anche su questo stesso sito: il Gruppo Nili, 100 anni fa l’incredibile storia dei fratelli Aharonson, spie turche e inglesi, beduini e israeliti, tra Lawrence d’Arabia e l’Yshuv.
La vicenda si può anche leggere su The Jewish Virtual Library, dove si racconta nei dettagli come la famiglia Aaronsohn fosse parte del primo insediamento di Zikhron Ya’akov nel 1880. Aaronsohn scoprì una varietà di grano resistente agli agenti atmosferici e, durante la Prima guerra mondiale, fondò una rete di spionaggio ebraica per assistere gli inglesi e denunciare l’oppressione turca sugli ebrei. Usando la copertura delle sue ricerche agricole, le spie comunicavano con gli inglesi attraverso segnali luminosi e piccioni viaggiatori. Nel 1917, i membri del gruppo furono catturati e alcuni subirono torture. Le informazioni raccolte da Nili furono fondamentali per la vittoria inglese a Beersheba. Dopo la guerra, Aaronsohn lavorò per rafforzare i legami tra britannici e sionisti. Morì in un incidente aereo nel 1919.
Decenni dopo, le ossa di Avshalom Feinberg, uno dei membri del gruppo, furono scoperte nel Sinai e sepolte a Gerusalemme. Infine, un museo dedicato a Nili è stato inaugurato nel centro storico di Zikhron Ya’akov, esponendo foto, lettere e diorami che illustrano la storia della rete di spionaggio ebraica durante la Prima guerra mondiale.
Foto courtesy Edi Israel/Flash90