La nazionale di basket femminile irlandese si rifiuta di stringere la mano a Israele, perde 87-57

Personaggi e Storie

di David Fiorentini
La squadra di pallacanestro femminile irlandese ha rifiutato di stringere la mano alle giocatrici israeliane nella partita di qualificazione agli Europei di Basket 2025.

L’incontro, spostato a Riga per motivi di sicurezza legati alla guerra in corso, si è svolta nonostante le crescenti richieste di boicottaggio da parte dell’Irlanda, intensificatesi ulteriormente dopo la visita di alcuni soldati dell’IDF a un allenamento della nazionale israeliana. Una decisione che eventualmente sarebbe costata molto cara alla formazione irlandese, con una multa da parte della International Basketball Federation (FIBA) di 86 mila dollari se non avesse partecipato alla gara e una sanzione aggiuntiva di 107 mila dollari se la partita di ritorno del prossimo 10 novembre non sarà disputata. La federazione dell’Eire sarebbe stata anche squalificata per 5 anni, rimanendo esclusa dalle prossime due edizioni di EuroBasket.

Ma nonostante il rischio di pesanti provvedimenti, diversi giocatori hanno scelto di non partecipare all’incontro. L’ex nazionale Rebecca O’Keefe ha affermato al programma radiofonico Lunchtime Live che un boicottaggio avrebbe inviato un “forte messaggio di solidarietà” ai palestinesi e che le giocatrici erano state messe “in una posizione terribile”.

Un match a nervi tesissimi, che sono saltati definitivamente dopo le dichiarazioni della cestista israeliana Dor Saar, la quale ha accusato la federbasket irlandese di antisemitismo.

La replica della squadra ospite non si è fatta attendere, la quale ha definito i commenti “infiammatori e totalmente inaccurati”, trovando il pretesto ideale per astenersi dai consueti rituali pre-gara quali lo scambio di gagliardetti, le strette di mano e l’allineamento al centro del campo per gli inni nazionali.

Israele ha poi vinto 87-57, dimostrando un’ammirevole freddezza di fronte alle numerose provocazioni. Alla fine della sfida, l’allenatore di casa Sharon Drucker ha sfogato la propria frustrazione, raccontando come in tutta la sua carriera non si fosse mai imbattuto in una mancanza di sportività del genere: “Hanno preso una decisione inequivocabile e oggi hanno ricevuto la loro punizione”.

 

(Foto: sito nazionale di basket irlandese)