di Anna Balestrieri
Negli ultimi mesi, al Kibbutz Zikim, situato nella parte settentrionale del deserto del Negev, nel sud di Israele, alcuni giovani malawiani sono stati impiegati in sostituzione dei lavoratori tailandesi, vittime dell’attacco di Hamas del 7 ottobre e protagonisti di una fuga di massa nelle settimane successive allo scoppio della guerra. Il kibbutz era stato preda, insieme alla base Zikim ed all’avamposto Yiftach, dell’invasione guidata da Muhammad Sinwar, fratello del leader di Hamas Yahya Sinwar.
Il legame tra il Malawi ed Israele
I giovani africani hanno sviluppato un forte senso di attaccamento ad Israele e la questione degli ostaggi li ha colpiti profondamente. Per esprimere il sostegno del paese, un gruppo musicale di connazionali malawiani ha recentemente realizzato un nuovo arrangiamento della canzone “Home”, come preghiera, invito ed auspicio per un ritorno rapido degli ostaggi a casa.
L’introduzione al video recita “Il 7 ottobre 2023 Hamas ha condotto un attacco terroristico contro Israele e ha ucciso persone innocenti. Hanno rapito oltre 200 persone tra cui donne, bambini e anziani. ACA-4-HIM chiede al mondo di riportare gli ostaggi a CASA.
Israele e gli ebrei hanno il diritto di esistere e difendersi come qualsiasi altro paese”.
Il video di “Home”
Il video d’accompagnamento alla canzone, girato in Malawi, vede l’avvicendarsi dei vocalists di ACA-4-HIM, membri di un gruppo a cappella tutto al maschile, con immagini di malawiani recanti cartelli che invitano al rilascio immediato degli ostaggi che “hanno bisogno di medicine e di stare con le proprie famiglie” e ricordano che i malawiani “stanno con Israele”.
Uno dei lavoratori del team nella piantagione di Zikim ha collaborato per migliorare la qualità del video, e insieme hanno provveduto alla traduzione in ebraico, lavorando con grande passione e impegno. I sottotitoli in inglese facilitano la comprensione a quanti non parlino ebraico.
Il video, frutto di questo intenso lavoro, è disponibile qui.