di Michael Soncin
Il governo austriaco ha attuato nuove misure per contrastare l’ormai crescente antisemitismo. Durante una conferenza stampa a Vienna, il Ministro per gli affari europei e costituzionali Karoline Edtstadler ha presentato un pacchetto suddiviso in 15 punti che si concentrano sull’odio antiebraico diffuso nella rete.
«Internet non è un vuoto giuridico», ha detto, secondo quanto riportato da Algemeiner. Infatti, l’uso dell’IA, ‘Intelligenza Artificiale’, servirà a rilevare i discorsi a sfondo antisemita che sono presenti ormai in numerosi canali del web, e dei social nello specifico.
Ma c’è di più, perché si è pensato ad una campagna mediatica di sensibilizzazione che pone l’attenzione sulle conseguenze dell’antisemitismo. A tal proposito le norme sulle piattaforme online saranno più severe, più stringenti.
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La decisione è stata presa dopo che la comunità ebraica austriaca ha presentato un documento in cui mostra che il 2023 è stato il peggiore anno per l’antisemitismo dal 2008, anno in cui hanno iniziato a monitorare il fenomeno sui registri.
Sono 1147 gli incidenti contati, al contrario dei 719 del precedente anno. Bilancio che si traduce in un aumento del 60%. La maggioranza degli incidenti si sono verificati dopo il 7 ottobre 2023.
Da un’indagine sull’antisemitismo a cura del parlamento austriaco è emerso che il 15% degli intervistati aveva dato prova di pregiudizi antisemiti ad un livello piuttosto grave. C’è chi negava l’esistenza stessa della Shoah, chi sosteneva i classici pregiudizi, compreso l’antichissimo antigiudaismo, e chi incolpava gli ebrei stessi delle persecuzioni che li hanno riguardati. Il 32% pur essendo più “mite” avrebbe affermato con convinzione che la soluzione per la pace nel Medio Oriente sarebbe la cancellazione dello Stato di Israele.
Nella foto in alto: sede della Cancelleria Federale, Vienna (da Wikipedia)