La sovranità israeliana secondo il diritto internazionale

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di Nathan Greppi
Spesso, una delle argomentazioni più ricorrenti di coloro che cercano di delegittimare l’operato d’Israele sarebbe quella secondo cui l’occupazione militare dei territori palestinesi e gli insediamenti in Cisgiordania sarebbero illegali stando al diritto internazionale. Tuttavia, la realtà è molto più complessa di quello che appare in base a queste tesi, che nascono da un’interpretazione ideologica del diritto internazionale più che da uno sguardo obiettivo sui fatti.

Chi ha provato ad approfondire questo tema, ricostruendo lo svolgersi dei fatti dal periodo del Mandato Britannico fino alla nascita d’Israele, è lo storico bresciano David Elber, che vi ha recentemente dedicato il saggio Il diritto di sovranità in Terra di Israele.

Ricco di dati sui mutamenti della demografia ebraica e araba in quelle terre nel corso dei decenni, Elber fa notare come ai tempi della dominazione turca il termine “Palestina” non sia mai stato utilizzato, né per indicare un’area amministrativa né nel gergo comune, se non da parte di pellegrini e viaggiatori provenienti dall’Europa.

A reintrodurre l’utilizzo di questo termine, prima del 1948, furono gli inglesi, quando conquistarono il territorio dopo la sconfitta dell’Impero ottomano nella Prima Guerra Mondiale. Prima del Mandato Britannico, l’ultima volta che esistette un’entità politica chiamata Palestina fu nel VII secolo, quando questo nome indicava due diverse provincie dell’Impero bizantino.

Proseguendo, l’autore spiega come la sovranità territoriale sia passata ai popoli previsti nel Mandato, compresi gli ebrei, sebbene fosse condivisa con gli inglesi occupanti. Questo perché i mandati internazionali erano stati concepiti per essere degli strumenti giuridici a favore dei popoli e delle comunità che dovevano incamminarsi verso la piena indipendenza e l’autodeterminazione nazionale.

Per quanto riguarda il ruolo delle Nazioni Unite, Elber smonta l’idea secondo cui l’ONU sia realmente investita dell’autorità per emanare leggi internazionali che abbiano un valore concreto. Infatti, dopo la Seconda Guerra Mondiale e il disfacimento della Società delle Nazioni, l’ONU è stata creata originariamente per dirimere pacificamente eventuali controversie che si potessero creare tra i vari Stati, mediante proposte e pareri al fine di prevenire conflitti armati. Pertanto, l’ONU non ha il potere di creare degli Stati né di delimitarne i confini.

 

David Elber, Il diritto di sovranità in Terra di Israele, Salomone Belforte, pp. 180, 25,00 euro.