Pericolo neofascismo: non abbassare la guardia, ma oggi gli assassini degli ebrei sono gli islamisti

Italia

di Davide Romano, direttore del museo della Brigata ebraica

Condivido lo sgomento e l’allarme della senatrice Segre quando vede le stesse frasi e gli stessi gesti visti ad Auschwitz. Il suo dolore è il mio, e posso solo immaginare quali incubi le siano tornati alla mente.

Mia mamma, che ebbe la fortuna di salvarsi dai nazisti fuggendo prima in Francia e poi in Svizzera, oggi è però in ansia più per l’odio di Hamas e Hezbollah che per quei giovani di Fratelli d’Italia scoperti da Fanpage. Chi ha ragione? entrambe. Ciascuna reagisce alle esperienze personali che ha vissuto.

Ma c’è un dato da ricordare: dal 1946 ad oggi il 99% delle uccisioni di ebrei avvenuti nel mondo sono di matrice islamista. L’attenzione verso i neonazisti non dovrà mai ridursi, ci mancherebbe. Ma sono 78 anni che in nome dell’islam più radicale si susseguono pogrom contro ebrei nel mondo arabo, guerre contro Israele, e attentati terroristici perfino in occidente.

E il futuro? Se guardiamo alla Francia, i bambini ebrei vengono picchiati dai loro coetanei musulmani nelle scuole pubbliche, al punto che i primi sono quasi tutti dovuti andare nelle scuole private. È recente la terribile notizia della 12enne stuprata in quanto ebrea dai suoi coetanei. E il fatto che il radicalismo islamico stia prendendo piede anche nelle giovani generazioni deve spaventare tutti. Anche perché non possiamo dimenticare il povero Samuel Paty, insegnante di scuola secondaria, ucciso e poi decapitato “per aver insegnato ai bambini la libertà di parola”, come disse il presidente Macron.