Adidas si scusa dopo avere coinvolto Bella Hadid per la collezione ispirata a Monaco ’72

di David Fiorentini
Finita nell’occhio del ciclone per aver coinvolto la controversa modella palestinese Bella Hadid come copertina della nuova collezione ispirata alle Olimpiadi di Monaco ‘72, la rinomata azienda di abbigliamento e calzature sportive tedesca Adidas ha divulgato delle scuse ai microfoni di Jewish News.

“La campagna Adidas Originals SL72 unisce una vasta gamma di partner per celebrare la nostra scarpa da corsa leggera, progettata più di 50 anni fa e indossata nello sport e nella cultura di tutto il mondo. Siamo consapevoli che sono stati fatti collegamenti con eventi storici tragici – sebbene questi siano completamente involontari – e ci scusiamo per qualsiasi turbamento o disagio causato.”

“Di conseguenza,” – continua la dichiarazione – “stiamo rivedendo il resto della campagna. Crediamo nello sport come forza unificatrice in tutto il mondo e continueremo i nostri sforzi per promuovere la diversità e l’uguaglianza in tutto ciò che facciamo.”

 Il riferimento specifico che ha scaturito le critiche e le condanne da gran parte del mondo ebraico consiste nel tragico attacco scatenato nelle prime ore del 5 settembre 1972, quando otto terroristi palestinesi, del gruppo Settembre Nero, fecero irruzione nei dormitori della squadra olimpica israeliana. Nel massacro, due atleti furono subito uccisi, mentre altri nove furono presi in ostaggio per varie ore, prima di essere torturati e uccisi.

Una pagina nera della storia dei Giochi Olimpici, che non furono neanche interrotti nei giorni successivi, mancando di rispetto alle vittime e alle loro famiglie.

In una lettera condivisa con Jewish News, la figlia del sollevatore di pesi israeliano assassinato Josef Romano, Shlomit, ha denunciato la mossa di marketing Adidas: “Pur comprendendo il desiderio di attingere alla nostalgia e ai design iconici, la scelta di questo particolare anno ha un peso storico significativo che sembra essere stato trascurato.”

“Inoltre, la posizione pubblica di Bella Hadid su alcune questioni politiche aggiunge un ulteriore livello di complessità, che può essere visto come controverso dato il contesto storico del 1972.”

La popolare modella, infatti, è stata accusata più volte di antisemitismo in seguito alla pubblicazione di contenuti molto gravi nei suoi seguitissimi profili di social media. Come spiega il Chairman della European Jewish Association (EJA) il rabbino Menachem Margolin: “È stato profondamente insensibile e doloroso vedere Bella Hadid, una delle incitatrici più vocali e odiose dell’antisemitismo, essere il volto di una campagna per una scarpa Adidas ispirata alle Olimpiadi di Monaco del 1972, giochi resi tristemente famosi dall’omicidio tragico di 11 atleti israeliani da parte di terroristi palestinesi.”

Per questo motivo, anche l’European Jewish Association (EJA), dopo una serie di consultazioni con il brand tedesco, è riuscita ad ottenere un riconoscimento del loro errore e un impegno concreto a rivedere la propria campagna comunicativa. 

Si legge nella nota stampa: “Dopo aver parlato con i dirigenti dell’azienda, apprezziamo la rapidità con cui Adidas ha agito. È il riconoscimento che è stato commesso un errore grave.”

“Accettiamo le loro scuse e il loro impegno a essere più attenti e scrupolosi riguardo a tali sensibilità in futuro. Accogliamo con favore la loro decisione di rivedere la campagna in modo da riflettere le comprensibili preoccupazioni sollevate da ebrei, israeliani e gran parte del pubblico mondiale. Confidiamo che questa revisione della campagna ci permetterà di superare questo incidente completamente evitabile.”