Germania: nuove misure di espulsione per chi sostiene il terrorismo online

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di Redazione

Il governo tedesco ha approvato una proposta del Ministero degli Interni che permette l’espulsione e la deportazione degli stranieri che sostengono atti terroristici.

Premesso che la radicalizzazione non è un fenomeno nuovo, negli ultimi anni è diventato una minaccia più grave. Le tecnologie di comunicazione online hanno reso più facile per i terroristi comunicare a livello transfrontaliero, oltre ad amplificare la propaganda terroristica e incrementare la diffusione dell’estremismo.

Nell’aprile 2021, l’UE ha adottato un regolamento relativo al contrasto della diffusione di contenuti terroristici online. Le nuove norme sono state applicate già a partire dal 7 giugno 2022, ma il clima di violenza che sta attraversando tutta Europa ha spinto alcuni singoli Stati a perfezionare e, in taluni casi, inasprire la legge con norme più severe sui reati online che possono incoraggiare gli estremisti a commettere nuovi atti di violenza.

 

I punti chiave

D’ora in avanti il Governo tedesco espellerà o deporterà chiunque manifesti supporto per atti terroristici, anche solo attraverso un commento sui social media. Questa misura è stata introdotta principalmente per combattere i crimini d’odio online. In breve, gli stranieri che approvano i crimini terroristici rischiano l’espulsione. Questa iniziativa fa parte degli sforzi nazionali del governo tedesco per aumentare la sicurezza pubblica, come riportato da Schengen.News.

«Stiamo prendendo misure severe contro i crimini d’odio islamici e antisemiti su Internet. Anche in Germania, gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele sono stati celebrati nel modo più disgustoso sui social media», ha dichiarato il Ministro degli Interni, Nancy Faeser, da sempre impegnata in questa direzione.

 

Le modifiche alla legge sull’espulsione

Le modifiche alla legge includono ora l’espulsione di chi approva o promuove un singolo crimine terroristico. Anche un semplice commento su Internet può essere sufficiente. Inoltre, non è necessaria una condanna penale per procedere con l’espulsione, se il reato è ai sensi dell’articolo 140 del Codice penale.

Faeser ha aggiunto: «Oltre a un’azione penale coerente, abbiamo anche bisogno di strumenti più severi in materia di diritto dell’immigrazione. Li stiamo creando ora. Chiunque non abbia un passaporto tedesco e glorifichi gli atti terroristici deve essere espulso e deportato».

 

Gli atti terroristici ispirati dalla religione contro l’UE sono i più comuni

Secondo un rapporto di Europol, gli atti terroristici ispirati dalla religione sono i più comuni nell’UE. Nel 2021, ci sono stati 260 arresti per terrorismo di ispirazione religiosa, a fronte di 64 per estremisti di destra e 26 per etno-nazionalisti e separatisti. Gli arresti per motivi religiosi sono aumentati nell’ultimo decennio: dai tre arresti del 2010 ai 718 del 2016.

 

Tutto è cambiato dopo il 7 ottobre

L’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre è stato l’evento più mortale contro il popolo ebraico dai tempi della Shoah. Ottantacinque anni dopo i pogrom di novembre del 1938, molti ebrei si sentono di nuovo insicuri in Germania, con slogan antisemiti che risuonano nelle strade.

Come riporta il Ministero federale dell’Interno (BMI), tale incitamento «deve essere combattuto con tutta la forza della legge», ha ribadito Nancy Faeser nel suo discorso del 9 novembre 2023 al Bundestag, in memoria dei pogrom del 1938, quando nella notte tra il 9 ed il 10 novembre, in molte città tedesche si consumò la “Notte dei Cristalli”. Furono distrutti e saccheggiati negozi, case, sinagoghe e beni degli ebrei, lasciando le strade tappezzate di frammenti di vetro (da qui il nome).

«È nostro dovere comune proteggere gli ebrei in Germania. L’antisemitismo, indipendentemente dalla sua origine, è un attacco alla dignità umana. Combattere l’antisemitismo è un compito per tutta la società!», ha detto in quella occasione il Ministro Faeser.

 

L’impegno del governo federale tedesco per la sicurezza ebraica

Per il governo federale tedesco proteggere il popolo ebraico è dunque una priorità. L’impegno per l’esistenza dello Stato di Israele e per la promozione e la protezione della vita ebraica in Germania sono principi fondamentali della politica tedesca. Dal 2018, l’ufficio di Felix Klein, Commissario del governo federale per la vita ebraica in Germania e la lotta contro l’antisemitismo, è stato ubicato presso il Ministero federale degli Interni e della comunità. Da allora, sono state avviate e supportate numerose iniziative e misure per promuovere la vita ebraica in Germania. Klein funge da contatto per gruppi e organizzazioni ebraiche e da collegamento per le misure federali, statali e della società civile per combattere l’antisemitismo.