Un rabbino e una conduttrice radiofonica trovano l’amore in “Nobody Wants This”, la nuova serie Netflix con Adam Brody e Kristen Bell

Spettacolo

di Pietro Baragiola
Giovedì 26 settembre debutta su Netflix Nobody Wants This, la serie tv scritta da Erin Foster con protagonisti Kristen Bell e Adam Brody.

Questa commedia romantica divisa in 10 episodi racconta l’adorabile quanto complicata relazione tra una conduttrice agnostica e un rabbino anticonformista.

“Volevo scrivere una storia che si basasse sull’unica buona decisione che abbia mai preso: innamorarmi di un bravo ragazzo ebreo” ha affermato Foster durante un’intervista a Tudum, il festival mondiale dedicato ai fan di Netflix. “Ma ho capito che essere felici in amore è molto più difficile che non esserlo. Così ho scritto una serie che spiegasse tutti i modi in cui trovare la persona giusta può rivelarsi molto complicato.”

La serie è prodotta da 20th Television in associazione con Steven Levitan Productions e ha tra i suoi produttori esecutivi Erin Foster, Craig DiGregorio, Kristen Bell, Sara Foster, Jeff Morton e Jack Burditt.

Il cast include star acclamate del piccolo schermo come Justine Lupe, Timothy Simons, Tovah Feldshuh, Sherry Cola, D’Arcy Carden, Stephen Tobolowsky e Emily Arlook.

Nonostante non sia stata ancora rinnovata per una seconda stagione, Foster ha dichiarato di essere pronta a continuare la storia dei suoi protagonisti: “il mio obiettivo era quello di raccontare una storia non ebraica dalla prospettiva di un’estranea che ha scelto l’ebraismo. E penso di esserci davvero riuscita con Joanne e Noah.”

Trama

Joanne (Kristen Bell) è una giovane speaker radiofonica schietta e sfrontata che vive a Los Angeles. Insieme alla sorella Morgan (Justine Lupe) conduce il podcast chiamato Nobody Wants This in cui ogni giorno affronta i drammi della vita sentimentale.

Una sera, durante una festa, Joanne incontra Noah, un rabbino progressista, e tra i due nasce una bellissima seppur complessa storia d’amore. Nel corso di questa relazione i due protagonisti dovranno fare i conti con diversi ostacoli: ex vendicativi, parenti sabotatori e dilemmi lavorativi come il fatto che Noah non può essere promosso a capo rabbino se sta insieme ad una non ebrea.

“Esiste un mondo in cui funzionerebbe?” chiede Noah/Brody nel trailer della serie.

Nobody Wants This è ispirata dall’esperienza personale della sua autrice, Erin Foster, che, proprio come Joanne, risiede a Los Angeles dove gestisce un podcast con la sorella, Sara.

“‘Scrivi solo ciò che conosci’ è un consiglio sentito mille volte nel mondo della scrittura eppure funziona: solamente quando si ha vissuto un’esperienza in prima persona la si può descrivere con cuore e accuratezza” ha raccontato Foster durante un’intervista rilasciata al magazine Entertainment Weekly.

Rispetto alla serie però, dove Joanne vede Morgan che cerca continuamente di sabotare la sua relazione con Noah, nella vita reale la sorella di Foster adora suo marito.

“Sara e Simon sono diventati sin da subito migliori amici e questo ha reso la mia vita molto più facile. Ma a volte rifletto su cosa sarebbe successo se non fosse andata così” ha spiegato l’autrice. “Spesso, quando due amici, fratelli o sorelle non riescono a trovare l’amore, si sentono traditi dall’altra persona appena lui/lei riesce nell’impresa. Volevo analizzare proprio questo tipo di rapporto attraverso Joanne e Morgan.”

Foster inizialmente ha scritto l’episodio pilota con l’intenzione di interpretare lei stessa il personaggio di Joanne ma, in seguito, ha ritenuto meglio aprire il casting ad altri attori.

Il casting dei protagonisti

«Quando ho parlato per la prima volta con Kristen Bell lei è stata subito gentilissima – ha raccontato Foster ad Entertainment Weekly – Mi ha detto: “so che hai scritto questo ruolo per te stessa, quindi non voglio entrare e portarti via un progetto o un lavoro”. Al che io ho risposto: “onestamente, oggi il mio obiettivo è diventare mamma. Ho 40 anni e non voglio trascorrere le mie giornate in una roulotte piena di parrucchieri e truccatori alle 5 del mattino. Quindi sarei onorata se accettassi il ruolo”».

Bell ha accettato la parte e Foster ha dato alla luce la sua prima figlia durante lo sciopero degli sceneggiatori dello scorso anno. «Ha funzionato tutto alla perfezione per entrambe» ha affermato con gioia l’autrice.

Il casting per il ruolo di Noah, invece, si è rivelato molto più complesso. “Credo che abbiamo fatto un provino a tutti gli attori ebrei del mondo” ha dichiarato scherzosamente Foster. “Cercavamo una persona che dovesse essere affascinante, profonda ma anche con un ottimo senso dell’umorismo, in grado di dare a Bell del filo da torcere. Adam era l’unica persona che soddisfaceva tutti i requisiti.”

Brody e Bell avevano già lavorato insieme in House of Lies, CHiPs e Scream 4 ed erano entusiasti all’idea di collaborare ad un nuovo progetto.

Nonostante sia di origini ebraiche, Brody non ha praticato molto durante la sua vita, come ha ammesso ad Entertainment Weekly: “ho fatto il bar mitzvah, ma è stata l’ultima volta che sono stato in una sinagoga.”

Ciononostante l’attore è rimasto colpito dall’approccio insolito con cui la serie intendeva affrontare la religione, rendendo Noah ‘un rabbino moderno di Los Angeles, disinvolto e per nulla predicatorio’.

Nel corso della serie la fede del rabbino si fa sempre più decisa e questo ha portato Brody a fare molta ricerca per calarsi a pieno nel personaggio.

“La mia preparazione ha incluso un’indagine approfondita sulla storia della Shoah, su Israele e sul suo rapporto con la Palestina, fino a risalire alle origini del popolo ebraico” ha spiegato Brody. “È una minoranza che è rimasta senza nazione per innumerevoli anni e più andavo avanti, più capivo che, nonostante noi ebrei non possiamo essere sempre in un tempio, possiamo fare lo stesso lo Shabbat. Ovunque tu sia, infatti, puoi rendere la tua casa il tuo tempio e questo concetto di fede mi piace molto.”