di Redazione
“Avete ragione”, ha detto il rabbino capo Alfonso Arbib rivolgendosi agli studenti universitari della Statale che erano appena intervenuti in solidarietà in piazza San Babila, dove almeno 300 persone, secondo gli organizzatori, hanno partecipato alla manifestazione – blindata da un impressionante numero di poliziotti – in risposta alle violenze antisemite di Amsterdam avvenute tre giorni prima in seguito alla partita tra Ajax e Maccabi Tel Aviv.
“Avete ragione, antisemiti e antisionisti sono una minoranza rumorosa. Avete ragione, ma io chiedo alla maggioranza silenziosa di iniziare a farsi sentire”.
“Gli scontri”, ha sottolineato Alessandro Litta Modignani, segretario dell’Associazione milanese Pro Israele, “non sono avvenuti ‘tra ultras del calcio’, questo è un tentativo di certa stampa e di alcuni esponenti politici di sminuire quanto successo”. Lungo i canali della città olandese è andata in scena una vera caccia all’ebreo, il riferimento al titolo del recente volume scritto da Pierluigi Battista, e distribuito nella nostra scuola, non è casuale.
Roberta Vital dell’ADEI WIZO ha ricordato, in tema di antisemitismo, come siano state strappate le foto con i volti degli ostaggi, anche bambini, immediatamente dopo il 7 ottobre, un comportamento ignobile per cui nessuno, nessuno ha detto una parola. Così come non c’è stata nessuna empatia per le donne israeliane violentate, massacrare e tutt’ora in ostaggio a Gaza da parte dei movimenti femministi. “Tutto ciò non è degno di un paese civile, l’ideologia che non riconosce Israele corrode i diritti umani e la nostra democrazia”.
Come affrontare e prevenire questa violenza ed evitare che si manifesti anche nel nostro Paese? “Non servono leggi speciali, basta applicare le leggi esistenti”, ha detto Franco Modigliani dell’associazione Sette Ottobre e animatore dell’evento.
Molti rappresentanti delle diverse aree politiche hanno preso la parola. Lia Quartapelle, parlamentare del Partito Democratico ed esponente della Sinistra Per Israele, ha parlato della necessità di essere uniti contro l’odio antisemita. Le ha risposto Daniele Nahum, consigliere comunale e fuoriuscito proprio dal PD, che ha parlato della tolleranza che alcuni partiti hanno verso propri esponenti che partecipano alle manifestazioni milanesi Pro Pal del sabato, dove si è inneggiato alla violenza contro gli ebrei e si è applaudito ai fatti di Amsterdam.
Dal palco hanno parlato anche la senatrice Gelmini già in Azione e ora in area centrodestra, Alessandro Colucci di Noi con l’Italia e Gianmaria Radice di Italia viva. Per Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica e animatore dell’associazione Ponte Atlantico, dopo aver pensato negli anni passati di poter esportare la democrazia in Medio Oriente, ci ritroviamo col rischio di importare il fondamentalismo islamico e dovremmo allora riunirci sotto lo slogan “Free Europe from Hamas”. “Anche negli anni Trenta c’era chi diceva che gli ebrei stessero esagerando con la paura”, ammoniva dal microfono rav Arbib.
“Noi vogliamo solo continuare a vivere”, ha detto il professor Ugo Volli ed Eyal Mizrachi, dell’Associazione Amici di Israele, ha dunque intonato Am Israel Hai.