Torna lo show satirico Eretz Nehederet: protagonisti dei nuovi sketch Netanyahu, Trump e la crisi degli ostaggi

Personaggi e Storie

di Pietro Baragiola
Mercoledì 6 novembre, il programma satirico israeliano Eretz Nehederet ha inaugurato la sua nuova stagione con una serie di sketch che hanno preso di mira il governo israeliano, le elezioni presidenziali americane e la questione degli ostaggi a Gaza.

Dopo mesi di pausa il principale programma comico israeliano è tornato alla carica sul canale Keshet 12 spiazzando gli spettatori con un’aspra critica del primo ministro Benjamin Netanyahu per i presunti fallimenti di leadership durante la guerra tra Israele e Hamas.

Durante lo sketch il primo ministro, interpretato dal comico Mariano Idelman, è apparso sotto uno striscione con la scritta ‘Dimentica’, raffigurata nello stesso stile della parola ebraica ‘Yizkor’ (‘Ricorda’) che si trova regolarmente presente nelle funzioni commemorative nazionali.

Il finto premier ha chiesto solennemente al pubblico di dimenticare gli errori commessi dal suo governo prima del 7 ottobre, nonché la prosecuzione della guerra a Gaza e nel Libano.

“Israele deve dimenticare i miei fallimenti” ha affermato Netanyahu/Idelman, sottolineando gli sforzi falliti per trovare un accordo di cessate il fuoco. “Deve dimenticare gli ostaggi a Gaza. Chiedo perdono a coloro che non siamo riusciti a liberare e perdono in anticipo a coloro che non riusciremo a liberare.”

Il discorso è proseguito chiedendo agli spettatori israeliani di dimenticare le città del nord che sono state bombardate per un anno dal gruppo terroristico libanese Hezbollah, le violazioni alla sicurezza nazionale e il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant, evento che ha indignato gran parte dell’opinione pubblica.

Idelman/Netanyahu ha fatto anche riferimento ad una possibile commissione d’inchiesta statale sulla guerra, chiedendo al pubblico di non pretendere oltre: “dopotutto, cosa c’è da indagare?”

Questa non è la prima volta dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas che il programma satirico ha preso di mira Netanyahu: poche settimane dopo il massacro del 7 ottobre, infatti, lo show ha pubblicato uno sketch in cui il premier israeliano veniva visitato dal fantasma di Golda Meir che lo ringraziava per aver eclissato i suoi fallimenti della guerra dello Yom Kippur.

Nonostante molti abbiano trovato esilarante la critica rivolta al primo ministro israeliano, secondo The Times of Israel lo sketch che ha attirato il maggior numero di attenzioni nell’episodio di apertura di mercoledì si è rivelato anche il più tragico.

 

L’attacco in diretta

Verso la metà della puntata è stato presentato uno sketch con protagonisti un gruppo di israeliani che si sono trasferiti in Grecia per sfuggire dalla guerra.

Mentre la telecamera ha mostrato un finto padre di famiglia che spiegava di essersi trasferito perché suo figlio potesse avere ‘un’infanzia normale’, sul lato destro dello schermo di tutti i telespettatori sono apparse alcune linee bianche con i nomi di diversi territori israeliani.

Questo, come molti cittadini israeliani sanno, è un chiaro segnale che i luoghi elencati sono stati attaccati in quel momento dai missili di Hamas.

Per un attimo molti hanno pensato che fosse uno scherzo ed hanno riso della vicenda, dato che in passato il programma aveva già ironizzato su questi avvenimenti, ma, stavolta, l’informazione era reale.

Subito dopo questa tragica notizia, che ha lasciato sbigottiti tutti i telespettatori, l’episodio è proseguito commentando il risultato delle nuove elezioni americane.

L’happy meal di Donald Trump

Lo sketch è iniziato con il conduttore Eyal Kitzis che ha dato il benvenuto al neo eletto presidente americano Donald Trump, interpretato da Omer Etzion, congratulandosi per la sua vittoria.

Il finto Trump è stato mostrato all’interno di un gigantesco contenitore di patatine di McDonald’s mentre eseguiva il suo tipico balletto trionfante, affermando che stava festeggiando nel suo ristorante preferito: “sto aspettando il mio happy meal. Chissà che giocattolo avrò? Forse un Pokemon. Forse un Paese.”

Ripresosi dalla gioia del momento, Trump/Etzion ha continuato a sostenere che i risultati delle elezioni erano stati manomessi. Quando Kitzis gli ha spiegato che questa volta aveva vinto le elezioni, il presidente ha risposto: “avrei dovuto vincere molto di più”.

Parlando del suo rapporto con Israele, Trump/Etzion ha detto di amare lo Stato Ebraico che ha descritto come uno ‘Stato Rosso’, ignorando l’avvertimento di Kitzis sul fatto che il colore rosso viene utilizzato anche per segnalare i territori colpiti dai missili.

Il finto presidente ha poi aggiunto che per Israele è arrivato il momento di porre fine alla guerra. “Quello che sta succedendo a Gaza è così triste. Stanno mangiando i cani e i gatti” ha commentato Trump/Etzion, facendo eco alle affermazioni rilasciate durante la campagna elettorale in merito agli immigrati haitiani in Ohio.

 

Alla fine dello sketch il finto presidente ha aperto il suo happy meal, tirando fuori un giocattolo con un grande bottone rosso, chiaro riferimento al pulsante che il leader americano può scegliere di premere per ordinare il lancio delle testate nucleari. Kitzis lo ha avvertito di non toccarlo e ha augurato buona fortuna a Trump, a Israele e all’intero pianeta, invitando a dormire ‘chiunque riesca a farlo’.

Dopo questo augurio, l’episodio si è concluso con uno scorcio di Netanyahu/Idelman a letto mentre sogna che uno degli ostaggi lo supplica di aiutarlo dai tunnel di Gaza. Pochi istanti dopo il premier si è svegliato, rassicurato: “fortuna che era solo un sogno.”

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