di Pietro Baragiola
Lunedì 11 novembre a Los Angeles, la star del cinema Gal Gadot ha ospitato i membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences per una proiezione privata del film Come Closer, il candidato israeliano all’Oscar per Miglior Film Internazionale.
La pellicola rappresenta l’esordio sul grande schermo della regista Tom Nesher che, durante il ricevimento, ha potuto promuovere il suo progetto davanti ad attori, produttori e altri esponenti dell’industria cinematografica hollywoodiana.
Il film ha già ottenuto un grande successo agli Ophir Awards 2024, aggiudicandosi 12 nomination e vincendo il premio per Miglior Lungometraggio, Miglior Regia, Miglior Montaggio oltre che la statuetta di Miglior Attrice Protagonista per la sua star, Lia Elalouf.
In seguito alla vittoria agli Ophir la società cinematografica Greenwich Entertainment ha acquisito i diritti di distribuzione di Come Closer negli Stati Uniti e in Canada, dove il film uscirà ufficialmente nelle sale nel 2025.
“Come Closer”, il film
Ambientato in Israele, il film racconta la storia di Eden (Lia Elalouf), una giovane donna molto affezionata al fratello minore e sicura del fatto che tra loro non vi siano segreti.
Quando quest’ultimo rimane tragicamente ucciso in un incidente d’auto, Eden scopre che il fratello aveva una fidanzata segreta, Maya (Darya Rosenn), e questa notizia la porterà ad intraprendere un viaggio per conoscere di persona la misteriosa ragazza, instaurando con lei un legame ossessivo.
La trama del progetto è ispirata ad una vicenda veramente accaduta alla famiglia della regista, quando Ari Nesher, fratello di Tom, è stato ucciso da un pirata della strada.
Presentato a New York lo scorso giugno, Come Closer ha vinto il premio di Miglior Film al Tribeca Film Festival 2024, in un periodo in cui le città americane erano continuamente teatro di proteste anti-israeliane e manifestazioni pro-palestinesi.
Questa vittoria a discapito dei ripetuti tentativi di boicottaggio ha spinto Nesher ad utilizzare il suo discorso di premiazione per sottolineare l’importanza dell’imparzialità mostrata dalla giuria durante un clima del genere: “ringrazio il mio cast di talento, il mio team di produzione e i direttori del festival Jane Rosenthal e Robert De Niro, che hanno resistito alle pressioni di questi tempi e hanno scelto come vincitore un progetto israeliano”.
Gal Gadot contro l’antisemitismo hollywoodiano
Il tema dell’antisemitismo nell’industria del cinema è stato affrontato da Gal Gadot durante il suo colloquio con il Presidente Israeliano Isaac Herzog, lo scorso settembre.
Durante questo incontro, la star ha spiegato come lei non si sia mai sottratta dall’avere conversazioni scomode su Israele e che, in quanto celebrità ebrea, israeliana e mondiale, è preparata a gestire la rabbia che talvolta le viene rivolta.
“Dal 7 ottobre, mi sembra che la mia vita si sia divisa tra il prima e il dopo” ha affermato Gadot ad Herzog. “Ciononostante, sarò sempre orgogliosa del mio retaggio e della mia identità israeliana ed ebraica.”
Gadot vive a Los Angeles con il marito israeliano Jaron Varsano e le loro quattro figlie di cui la maggiore, Alma, ha festeggiato il bat mitzvah sabato 10 novembre.
Per celebrare il lieto evento, l’attrice ha postato sul suo profilo Instagram una foto di famiglia, accompagnata ad un’immagine di Alma appena nata.
“La mia bambina sta festeggiando il suo bat mitzvah. Non posso credere alla persona straordinaria che sei diventata” ha scritto Gadot sul post. “La tua gioia, il tuo umorismo, la tua curiosità e il tuo grande cuore sono assolutamente magnetici. Mi insegni così tanto sulla maternità, sulla vita e su me stessa. Grazie per aver scelto me come madre, per aver scelto noi come genitori. Non c’è montagna troppo alta per te, né oceano troppo ampio e profondo che tu non possa conquistare. Ti amerò sempre e per sempre, Alma.”
Poco dopo la pubblicazione del post, la sezione commenti si è riempita di messaggi di ‘mazel tov’ da parte dei fan della Gadot ma anche di alcuni suoi amici famosi, tra cui Selma Blair, Rachel Zoe, Emmanuelle Chriqui, Ginnifer Goodwin, Sarah Silverman, Jessica Seinfeld, Elizabeth Berkley, Sacha Baron Cohen e la doppiatrice di cartoni animati Tara Strong, tutti fieri sostenitori dei valori d’Israele nell’industria hollywoodiana.