“Il Papa sta con i nemici dell’Occidente, e su Israele ha sempre avuto un atteggiamento poco equilibrato”

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
Non sono mancate le reazioni alle recenti parole di Papa Francesco, che nel suo libro La speranza non delude mai (scritto assieme al giornalista argentino Hernán Reyes Alcaide e pubblicato da Piemme) ha affermato in merito all’operazione militare israeliana contro Hamas a Gaza che bisognerebbe “indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica di genocidio formulata da giuristi e organismi internazionali”.

Tra coloro che hanno criticato il Pontefice, vi è la studiosa e giornalista Lucetta Scaraffia, dal 2012 al 2019 curatrice del mensile Donne Chiesa Mondo (inserto del quotidiano vaticano L’Osservatore Romano) e già docente di Storia Contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma.

Quello che ha detto Francesco “è gravissimo”, ha dichiarato a Mosaico la Scaraffia, “e lede anche la pretesa che il Papa ha sempre avuto di rappresentare una posizione neutrale e al di sopra delle parti”. Una posizione, quella del mediatore imparziale, che ha cercato di far vedere anche nell’ambito della guerra in Ucraina. “In Ucraina non gli è proprio riuscito, mentre su Israele ha sempre tenuto un atteggiamento molto poco equilibrato, del quale le sue recenti parole sono il coronamento”.

Già in precedenza, secondo la Scaraffia, “il Papa ha dimostrato di essere molto interessato ad avere buoni rapporti con il mondo islamico, oltreché con la Cina e più in generale con i nemici dell’Occidente. Il Papa non ha nessuna simpatia né per l’Europa né per gli Stati Uniti d’America”.

Già in una precedente intervista, rilasciata all’HuffPost nel novembre 2023, la Scaraffia ha accusato Papa Francesco di aver trascurato i principi alla base della Dichiarazione Nostra Aetate, che hanno posto le basi per le odierne relazioni tra ebrei e cattolici dopo che per secoli la Chiesa ha accusato gli ebrei di deicidio. Ma rispetto al novembre 2023, la situazione “si è molto aggravata, anche perché il Papa, nella migliore delle ipotesi, vuole trattare gli ebrei come un popolo uguale a tutti gli altri, e nella peggiore gli stanno antipatici. Però gli ebrei non sono un popolo come gli altri per i cristiani, ma sono la radice del cristianesimo. Gli ebrei siamo noi. E questo il Papa non lo vuole capire”.