di David Fiorentini
Il 9 agosto 2001, un attentatore suicida si fece esplodere dentro al ristorante Sbarro a Gerusalemme, ferendo 130 civili e uccidendone 16, di cui 4 bambini.
A più di un decennio di distanza, il Tribunale distrettuale di Gerusalemme ha condannato l’Autorità Palestinese (PA) e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) a risarcire le famiglie delle vittime dell’attacco con una somma pari a 10 milioni di shekel israeliani, circa 2,5 milioni di euro, per ogni vittima.
La storica decisione riprende una sentenza della Corte Suprema israeliana del 2022, secondo cui l’Autorità Palestinese è da ritenere corresponsabile di tutti gli attentati terroristici perpetrati da palestinesi in Israele, a causa delle sue politiche assistenzialistiche nei confronti degli attentatori e delle loro famiglie.
Oltre alla conclusione di un percorso legale annoso, la sentenza assume una rilevanza particolare poiché potrebbe diventare un precedente a cui le vittime del massacro del 7 ottobre 2023 potrebbero appellarsi per richiedere risarcimenti alla PA.
Proprio nel marzo 2024, la Knesset ha promulgato una legge che impone alle organizzazioni sostenitrici del terrorismo una sanzione di 2,7 milioni di dollari per ogni persona uccisa e di 1,35 milioni di dollari per ogni ferito. Tuttavia, fino ad oggi non erano ancora mai state emesse sentenze basate su questa legge, considerata incostituzionale e nulla dalla PA.
Per la prima volta, il giudice Arnon Darel del Tribunale di Gerusalemme ha applicato la nuova normativa, disponendo un ulteriore risarcimento per danni, inclusi dolore e sofferenza, ridotta aspettativa di vita e mancati guadagni, per un totale aggiuntivo di 5,4 milioni di dollari. L’intera ammenda sarà trattenuta dalle entrate fiscali che Israele raccoglie mensilmente per conto della PA dal 2018.
“I palestinesi non potranno sostenere le conseguenze finanziarie,” ha affermato Meir Schijveschuurder, avvocato delle vittime, tra cui compaiono i suoi genitori e tre fratelli. La delibera, auspica, “porterà sollievo alle famiglie delle vittime e ridurrà significativamente il terrorismo”.