di Redazione
Lunedì 18 novembre il capo della polizia di Berlino ha consigliato ai residenti ebrei e gay della città di essere particolarmente vigili quando viaggiano in quartieri ad alta densità di popolazione araba.
Barbara Slowik ha dichiarato al quotidiano Berliner Zeitung che, sebbene il numero di crimini violenti contro gli ebrei in città sia esiguo, qualsiasi numero di incidenti è “eccessivo”.
“Purtroppo ci sono alcuni quartieri in cui ci sono soprattutto persone arabe che hanno anche simpatie per i gruppi terroristici”, ha detto, consigliando a coloro che indossano le kippot e ai gay dichiarati di ‘stare più attenti’ in queste zone.
Nel contesto di un’impennata dell’antisemitismo a livello mondiale dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre dello scorso anno, la polizia di Berlino ha aperto 6.200 indagini su crimini d’odio e incitamento contro gli ebrei, tra cui post sui social media e danni alle proprietà, ha dichiarato Slowik.
I reati violenti costituiscono 1.300 di queste indagini, e riguardano principalmente aggressioni o resistenza alla polizia. Slowik ha riconosciuto che il numero crescente di incidenti ha suscitato timori nella comunità ebraica.
Due settimane fa, la squadra di calcio giovanile del Maccabi Berlino ha raccontato di essere stata “braccata” da una banda di giovani armati di bastoni e coltelli che gridavano “Palestina libera e ‘ebrei del cazzo’”, dopo aver giocato una partita a Neukölln, un quartiere con una grande popolazione araba e turca.
In un altro incidente avvenuto a Berlino all’inizio dell’anno, uno studente universitario ha picchiato un compagno di classe ebreo, che ha dovuto essere ricoverato in ospedale, dopo che i due avevano avuto una discussione sulla guerra tra Israele e Hamas.
Poco dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre 2023 in Israele, una sinagoga nel quartiere Mitte di Berlino è stata attaccata con bombe molotov.
Quello che lascia sconcertati è che gli ebrei si debbano piegare a questa situazione, e soprattutto che le forze dell’ordine ammettano che non possono garantirne l’incolumità. Mentre chi commette reati di violenza e discriminazione non rischia quasi niente.