di Ludovica Iacovacci
Dietrofront alla linea politica di Biden in Giudea e Samaria. Lunedì 20 gennaio 2025, poche ore dopo l’insediamento alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha revocato l’ordine esecutivo dell’amministrazione democratica precedente che applicava sanzioni ai residenti ebrei della Giudea e della Samaria. Donald Trump ha rescisso l’ordine esecutivo 14115 del 1° febbraio 2024. Lo scorso febbraio, l’allora presidente Joe Biden aveva firmato un ordine esecutivo che dichiarava un’emergenza nazionale per affrontare la “minaccia posta dalla situazione in Cisgiordania, tra cui in particolare alti livelli di violenza dei coloni estremisti, lo spostamento forzato di persone e villaggi e la distruzione di proprietà”, imponendo sanzioni a coloro che erano considerati coinvolti in tali azioni.
Nonostante i toni della dichiarazione, alla fine le persone sanzionate furono solamente quattro, alle quali successivamente si aggiunsero alcuni soggetti ed entità che promuovevano lo sviluppo israeliano del territorio. Un anno fa, la misura fece risentire il Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, che dichiarò come Israele agisse contro tutti i trasgressori della legge ovunque e quindi non ci sarebbe stato posto per misure speciali in materia. Fu contrariato anche il ministro della Sicurezza, Itamar Ben-Gvir, e il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, il quale rispose: “La ‘campagna di violenza’ è una menzogna antisemita diffusa dai nemici di Israele, volta a screditare e danneggiare i residenti ebrei della Giudea e della Samaria, contestando così l’esistenza dell’intero Stato di Israele […]. È un peccato che l’amministrazione Biden stia collaborando con questo in un momento in cui gli ebrei stanno pagando un prezzo pesante in sangue e perdendo il meglio dei loro figli nella guerra a Gaza”, aveva detto.
Solo pochi giorni prima della fine del suo mandato e due settimane prima della scadenza dell’ordine precedente, il presidente Joe Biden ha esteso l’ordine dichiarando lo stato di emergenza in Giudea e Samaria e consentendo sanzioni da imporre ai residenti della zona per un altro anno.
Con l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, le sanzioni contro i residenti della Giudea e Samaria cessano di essere messe in atto. Le dichiarazioni della scorsa settimana del Segretario di Stato, Marco Rubio, il quale aveva risposto affermativamente quando gli era stato chiesto se la nuova amministrazione avrebbe ribaltato le sanzioni, trovano oggi (e per il momento) conferma.
I ringraziamenti da parte dei ministri Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich sono stati calorosi. La notizia arriva in concomitanza con l’operazione anti-terrorismo chiamata “Muro di ferro” attuata proprio a Jenin, in Samaria. “Su direttiva del Gabinetto di sicurezza, l’IDF, l’ISA e la polizia israeliana hanno avviato oggi un’ampia e significativa operazione militare per sconfiggere il terrorismo a Jenin: ‘Muro di ferro’. Si tratta di un ulteriore passo avanti nel raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati: rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria. Stiamo agendo metodicamente e con determinazione contro l’asse iraniano ovunque arrivi: a Gaza, in Libano, in Siria, nello Yemen, in Giudea e Samaria – e siamo ancora attivi”, scrive l’Ufficio del Primo Ministro di Israele.