Quando lavorare è un piacere

Israele

di Ilaria Myr

È un ufficio davvero unico, con una vista spettacolare sulla città, quello aperto di recente da Google a Tel Aviv, che si sviluppa su una superficie di 85.000 metri quadrati su otto piani nella Electra Tower. Progettato da Camenzind Evolution, in collaborazione con Setter Architects e Studio Yaron Tal, il nuovo ufficio è concepito non solo per dare agli impiegati i giusti strumenti per lavorare, ma anche quelli per sviluppare creatività e ispirazione. Ecco quindi un susseguirsi di stanze colorate, ognuna con uno stile diverso -pop, green, ludiche…-, dando così agli impiegati la possibilità di comunicare con gli altri “Googlers” in un ambiente ogni volta differente. Il tutto rispettando i criteri di sostenibilità.

Ogni piano è stato ideato pensando a un aspetto particolare dell’identità israeliana, illustrando la diversità di Israele, come Paese e natura: ci sono il wadi e il deserto, la natura selvaggia e gli agrumeti, il mare, la montagna, la sensibilità ecologista e il senso del gioco. Ogni tema è stato scelto da un gruppo di dipendenti di Google, che ha anche lavorato concretamente all’interpretazione delle idee selezionate. Ampia è anche la scelta della ristorazione all’interno degli uffici Google: si può infatti scegliere fra un ristorante non kasher, uno halavì (prodotti a base di latte) e un altro bassarì (di carne). E poi, non poteva mancare la “ciliegina sulla torta”: il campus, situato all’ottavo piano dell’Electra Tower, inaugurato in dicembre dal primo ministro Netanyahu in persona.

Il Campus Tel Aviv – il secondo di Google presente oggi al mondo – è un nuovo hub per imprenditori e sviluppatori, che predispone l’ambiente e gli strumenti ideali per il lavoro.

Ma quello di Tel Aviv non è l’unico spazio Google ad alto tasso di creatività. La multinazionale ha infatti di recente inaugurato anche nuovi spazi di lavoro a Haifa, disegnati da Setter Architects. Situati nel Matam High-Tech Park, i nuovi uffici sono ispirati da quattro temi legati alla città che li ospita: il mare, il porto, la natura (il Monte Carmel) e i dintorni delle alture di Galilea. L’edificio è costituito da quattro diverse ali, ognuna dedicata a uno di questi temi. Come quelli di Tel Aviv, anche questi spazi fanno un uso molto particolare e originale della superficie, con molte decorazioni e un’attenta cura dei dettagli. Cosa che rende difficile chiamarli “uffici”.