Scritte oltraggiose, insulti e minacce sono comparse nella notte fra domenica e lunedì in molte strade di Roma, tra via Appia e via Cola di Rienzo. «Giudei, la vostra fine è vicina», si legge sui muri e ancora «Sporchi ebrei». Altre minacce sono comparse a via Ottaviano, via del Leoncino, via della Lupa: in tutto se ne contano più di 70.
“Questa mattina Roma si è svegliata nel peggiore dei modi – ha dichiarato in una nota il presidente Riccardo Pacifici -. I suoi muri sono stati imbrattati da decine di scritte neonaziste inneggianti odio nei confronti degli ebrei. Dall’Appia fino in Prati, dal centro storico alla periferia, svastiche, insulti e minacce di morte hanno tappezzato le serrande dei commercianti. La mente corre al 1993, quando alcune stelle gialle furono attaccate all’entrata dei negozi di proprietà di ebrei. Oggi Roma e l’Italia sono diverse, le Istituzioni sono con noi nel rispetto dei principi costituzionali. Ma non dobbiamo mai abbassare la guardia, per questo facciamo appello al sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, e al Questore di Roma per individuare gli autori di questi gesti nella speranza che anche le attività di prevenzione possano arginare questa campagna di odio. Roma non può diventare come Parigi dove gli ebrei sono assaltati, le sinagoghe circondate e girare con la kippà in testa – il copricapo ebraico – è un pericolo concreto. Siamo fiduciosi che le forze di sicurezza e le autorità politiche prenderanno in considerazione ogni iniziativa volta a prevenire ciò che la Francia ha sottovalutato per troppi anni. Noi, da subito e con i nostri avvocati, sporgeremo denuncia contro ignoti per istigazione all’odio razziale: non ci pieghiamo e non abbiamo paura di chi spaccia odio”.