Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Terza), pronunciandosi sul ricorso contro il progetto di riqualificazione del Giardino dei Giusti del Parco Monte Stella voluto dall’Associazione Giardino dei Giusti – composta da Comune di Milano, Gariwo e UCEI -, ha rigettato e dichiarato in parte inammissibile il ricorso presentato da 73 cittadini e dall’Associazione Italia Nostra.
Nella motivazione (clicca qui per il documenti integrale) il TAR ha sottolineato come il progetto contestato, oltre a non prevedere “alcuna opera chiusa”, riguardi un’ “area minima della complessiva estensione del parco, che rimarrà nello stato attuale per la stragrande maggioranza della sua superficie”. I giudici hanno osservato che “il progetto è volto a migliorare la fruibilità di tale porzione di Parco, in coerenza con le finalità per cui è stato istituito il Giardino dei Giusti”.
Inoltre il TAR ha riconosciuto che l’intervento intende
conservare “l’aspetto naturale che ad oggi caratterizza l’attuale Giardino dei Giusti” e che la contestata riqualificazione in realtà valorizza “la funzione educativa, sociale, ricreativa e didattica del verde nell’ambito urbano”.
“Accogliamo con soddisfazione la sentenza del Tar che riconosce come il progetto di ristrutturazione del Giardino dei Giusti di Milano abbia un grande valore educativo – ha detto Gabriele Nissim, vicepresidente dell’Associazionee presidente di Gariwo – I giudici hanno saputo cogliere lo spirito che ha contraddistinto il nostro lavoro in questi quindici anni. Abbiamo valorizzato il Monte Stella, facendolo conoscere al mondo intero e aprendolo alla frequentazione di migliaia di ragazzi. Abbiamo agito sempre rispettando ogni forma di legalità e per questo abbiamo preferito sospendere i lavori in attesa della sentenza. Ora siamo fiduciosi che si possa creare un clima di condivisione e di dialogo affinché il progetto si possa realizzare nel modo migliore, superando le incomprensioni che in questi mesi sono spesso state alimentate da chi non ne riconosceva il valore e l’intento.”
“Non possiamo non esprimere la nostra soddisfazione – ha dichiarato l’avv. Marco Ubezio dello studio legale Degani – per un risultato che ha visto premiata una difesa che non è mai uscita dalle sedi proprie di giustizia dove, alla fine, è emerso con tutta evidenza che il progetto presentato dall’Associazione rappresenta una felice sintesi tra il dovere della memoria e la valorizzazione del verde cittadino.”
“Sono molto soddisfatto per l’esito del giudizio che segna la correttezza del nostro operato – ha sottolineato l’architetto Stefano Valabrega – e sono convinto che vada tenuto aperto il confronto con il quartiere perché il Giardino dei Giusti sia veramente di tutti”.