L’attacco di giovedì 8 gennaio a Montrouge, (sud di Parigi), avvenuto a poche centinaia di metri dalla scuola ebraica Yaaguel Yaacov e di negozi kasher, ha rafforzato il clima di timore nel Paese e nella città in cui vive una importante comunità ebraica. Lo riporta il sito ebraico francese Actuj.
Nell’occasione, sono rimasti coinvolti due vigili, di cui uno è morto e l’altro è rimasto ferito: stavano intervenendo sul luogo di un incidente in cui sembra coinvolta una Clio grigia. Un uomo, con addosso uno zaino, si è avvicinato alla scena dell’incidente e ha tirato fuori un fucile d’assalto, poi ha sparato.
L’episodio è avvenuto solo un giorno dopo il tragico attacco alla redazione di Charlie Hébdo, in cui sono morte 12 persone.
“La sparatoria è avvenuta all’ora dell’entrata a scuola questa mattina. La scuola non è chiusa, ma hanno annullato le uscite all’esterno”, ha dichiarato subito dopo il fatto la responsabile di un salone da the situato a pochi metri dalla scuola ebraica e dal luogo dell’attacco.
La preoccupazione è insomma alle stelle nella comunità ebraica francese, che quest’anno ha raggiunto il livello record di emigrazioni verso Israele, superando i numeri di americani, russi e inglesi.