Amedy Coulibaly, il responsabile dell’uccisione nel supermercato kasher parigino il 9 gennaio avrebbe ricevuto istruzioni dall’estero: è quanto ha dichiarato il procuratore della Repubblica francese François Molins.
“Siamo di fronte a dei radicali che agiscono con discrezione,” ha detto, riferendosi ai jihadisti presenti in Francia, in un’intervista pubblicata Martedì dal quotidiano Le Figaro e riportata dal portale di informazione i24news.
“Questi individui sembrano soli, ma quando si gratta, ti rendi conto che agiscono per conto di gruppi terroristici contro obiettivi contenuti negli slogan proposto dal Daech [acronimo arabo per lo stato del gruppo jihadista islamico, ndr] o Jabhat al-Nosra “movimenti attivi in Siria e in Iraq, ha aggiunto François Molins.
Ghlam Sid Ahmed, un algerino di 24 anni sospettato di aver voluto attaccare una chiesa nei pressi di Parigi a fine aprile “è stato guidato da Siria e Iraq”, ha ricordato il procuratore.
“Secondo le ipotesi ancora in fase di verifica, anche Amedy Coulibaly avrebbe ricevuto istruzioni dall’estero”, il procuratore aggiunto, senza specificare da quale paese.
Ricordiamo che Amedy Coulibaly aveva prima ucciso un’agente di polizia municipale l’8 gennaio a Montrouge, sembra nel tentativo di andare all’asilo ebraico. Poi, il giorno successivo, ha preso in ostaggio il supermercato Hyper Cacher alla Porte de Vincennes e ha ucciso tre clienti e un impiegato ebreo. Coulibaly ha agito in coordinamento con i fratelli Sharif e disse Kouachi, autori dell’attentato omicida contro la rivista satirica Charlie Hebdo, il 7 gennaio.