Proteste contro l’Unesco in Brasile e in Francia

Mondo

di Ilaria Ester Ramazzotti

Un'immagine della manifestazione a Parigi al Quai d'Orsay di protesta contro l'astensione della Francia nel voto all'Unesco sui luoghi sacri a Gerusalemme
Un’immagine della manifestazione a Parigi al Quai d’Orsay di protesta contro l’astensione della Francia nel voto all’Unesco sui luoghi sacri a Gerusalemme

Dopo quella organizzata a Roma dal quotidiano Il Foglio il 19 ottobre, proseguono in diversi Paesi le proteste di organizzazioni e associazioni ebraiche contro le due recenti risoluzioni dell’Unesco che non riconoscono il legame millenario fra l’area del Tempio di Gerusalemme e la storia del popolo ebraico.

L’associazione ebraica studentesca Hillel International, che ha la sua principale sede a Rio de Janeiro ed è attiva in cinquecento campus universitari in quindici Paesi del mondo, ha invitato i giovani aderenti a sostenere la loro identità ebraica, coinvolgendo le comunità ebraiche del Brasile. “La nostra organizzazione ha una forte identità ebraica e sionista”, ha detto oggi a Ynet News Ronny Rechtman, direttore esecutivo di Hillel International a Rio, sottolineando che “la decisione dell’Unesco ha suscitato rabbia nella comunità e tra i gruppi dei nostri volontari sui social media”.

Alcuni giovani della comunità di Rio hanno così lanciato una campagna sui social network all’insegna dell’hastag #conectadoscomjerusalem (connessi con Gerusalemme), invitando altre persone a postare fotografie che mostrino il loro personale legame con la capitale d’Israele e il Monte del Tempio. Rechtman e Igor Benshimol, responsabili della comunicazione di Hillel International a Rio, hanno fatto sapere che la campagna ha coinvolto circa 50 mila persone, che in diversi modi vi hanno aderito, e hanno invitato il pubblico ebraico e israeliano a partecipare condividendo immagini e storie. “Quando si prendono decisioni contro il nostro popolo, abbiamo un motivo per unirci – ha evidenziato Rechtman -. La rabbia verso l’Unesco ha creato l’opportunità di comunicare il messaggio a tutta la comunità”.

Nel frattempo, in Francia, le principali associazioni ebraiche raggruppate nel Crif (Conseil Représentatif des Institutions Juives de France) e il Concistoire, l’organo centrale religioso dell’ebraismo francese, hanno organizzato una manifestazione in agenda giovedì 27 ottobre a Parigi di fronte al Ministero degli Esteri francese per protestare contro la sua incapacità di opporsi alle due risoluzioni contrarie al legame degli ebrei con il Monte del Tempio. “Siamo rimasti scioccati dall’ossessione anti-israeliana dell’Unesco” dimostrata nell’occasione, ha detto il presidente di Crif Francis Kalifat, come riporta la Jewish Telegraphic Agency. Nell’inviate tutti gli ebrei francesi a partecipare alla manifestazione, Kalifat ha aggiunto che “questa indignazione è aggravata dalla profonda delusione” dovuta alla “scelta della Francia di astenersi durante la votazione”.