Gran Bretagna: Jeremy Corbyn e il legame con la Ong che sostiene Hamas

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di Anna Lesnevskaya

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È il 5 aprile mentre in Palestina si celebra la Giornata dell’Infanzia. Per l’occasione i bambini dell’asilo e delle elementari di Khan Yunis, la roccaforte di Hamas e la seconda città più grande della Striscia di Gaza, hanno preparato una rappresentazione teatrale agghiacciante. Una bambina nell’hijab sale sul palco in mezzo al prato verde. Ad assistere in platea, genitori ed insegnanti. La piccola avvicina due coetanei travestiti da soldati dell’esercito israeliano, impugnando un coltello giocattolo, ma viene neutralizzata da uno di essi. Allora compare un altro bambino con il volto coperto come i terroristi palestinesi e, imbracciando una replica di un’arma da fuoco, uccide gli israeliani e libera un prigioniero rinchiuso in una finta gabbia, mentre dei piccoli spettatori esultano e ballano, accompagnati da un canto in arabo: “Con molotov, coltelli e rocce siamo capaci di inorridire Israele e proteggere la nostra terra”.

Il video della rappresentazione è stato trasmesso “da un canale televisivo di Hamas dedicato alla cultura”, come ha riportato il notiziario dell’emittente israeliana Channel 2, citato da The Times of Israel. Un frammento del video si trova anche su YouTube. La rappresentazione si è svolta nell’ambito del Palestine Festival for Childhood and Education, finanziato dal Bank of Palestine e dalla Ong britannica Interpal Fund, il cui logo è ben visibile sul backdrop che fa da sfondo allo spettacolo. Tra i promotori illustri dell’organizzazione – dal nome completo Palestinian Relief and Development Fund – compare Jeremy Corbyn, leader del Partito Laburista britannico. A metterlo in luce è stato MailOnline, sito del tabloid britannico Daily Mail, in un articolo esclusivo pubblicato il 28 aprile. La notizia sui legami di Corbyn con la Ong dalla dubbia fama è arrivata proprio nel giorno in cui il politico ha dovuto sospendere dal partito da lui guidato l’ex sindaco di Londra, Ken Livingstone, dopo che questi aveva definito Hitler un sostenitore del sionismo, prima della tragedia dell’Olocausto.

interpal-logoA lanciare l’allarme sul fatto che i soldi di Interpal finanziassero un’iniziativa di indottrinamento antisraeliano con bambini di così tenera età, è stato il centro israeliano di intelligence privato, Meir Amit Intelligence and Terrorism Information Center. Sul sito dell’organizzazione è stato pubblicato il 21 aprile un rapporto dettagliato su quanto accaduto.

Come riporta MailOnline, Interpal “ha donato £6,800” al festival organizzato dall’University College of Applied Sciences della Città di Gaza. Precedentemente il leader laburista Jeremy Corbyn ha preso parte a degli eventi per la raccolta fondi organizzati da Interpal ed è comparso in un video promozionale dell’organizzazione. Come svela sempre il sito del tabloid britannico, Corbyn è intervenuto ad una manifestazione di Interpal a Londra nel 2013, a fianco dei personaggi più controversi della comunità musulmana inglese. Tra questi, il presidente del consiglio direttivo di Interpal, Ibrahim Hewitt, definito da Corbyn “un carissimo amico”. Hewitt, 58 anni, è un fondamentalista islamico noto per aver scritto un opuscolo in cui l’omosessualità viene dichiarata “un grandissimo peccato” equiparabile alla pedofilia o l’incesto, che va punito secondo la legge islamica. Mentre le donne adultere, sempre secondo Hewitt, vanno “uccise per lapidazione”.

Stando a quanto riferito da MailOnline, nel 2013 il leader laburista con la moglie “ha accettato un tour nella striscia di Gaza costato £2,800 e finanziato sempre da Interpal”. Nel 2003 l’Ong è stata inserita nella lista degli ‘Specially Designated Global Terrorists’ dagli Stati Uniti, “secondo i quali, essa ‘facilita il trasporto di decine di milioni di dollari all’anno destinati a Hamas”, scrive il tabloid inglese. Interpal sta attualmente contestando questa decisone presso i tribunali americani. Inoltre, continua il giornale, “i funzionari di Interpal sono stati ripetutamente fotografati con i leader di Hamas nella Striscia di Gaza”.

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Jeremy Corbyn, segretario del partito laburista britannico

In una risposta all’articolo di MailOnline pubblicata sul sito di Interpal il 28 aprile, l’Ong, fondata nel 1994 e che ha un braccio operativo anche nella Striscia di Gaza, respinge tutte le accuse. L’organizzazione dichiara di aver tenuto, “sotto l’ombrello” del festival, “le proprie attività per bambini e insegnanti nella città di Gaza” e nega “qualsiasi legame” col video che ha destato scandalo definendo “inaccettabile” quello che è accaduto sul palco. Lo staff di Corbyn, secondo MailOnline, ha rifiutato di rilasciare un commento in merito.

Dopo le accuse di antisemitismo che hanno travolto il Partito Laburista, Mark Regev, l’ambasciatore di Israele a Londra, ha fatto l’appello a Corbyn perché prenda distanza da Hamas e Hezbollah. “La sinistra ha una meravigliosa storia piena di orgoglio per quanto riguarda la lotta all’antisemitismo, ma nelle ultime due o tre settimane abbiamo assistito a un linguaggio molto preoccupante”, ha detto il diplomatico.

Il primo maggio, per rispondere a simili appelli arrivati da tutte le parti, il portavoce del leader labourista ha rilasciato la seguente dichiarazione, riportata da The Telegraph, il sito del giornale inglese The Daily Telegraph: “Jeremy Corbyn è un sostenitore di vecchia data dei diritti palestinesi e della ricerca di pace e giustizia nel Medio Oriente attraverso il dialogo e la negoziazione. (…)… Crede che sia essenziale parlare con le persone con le quali c’è disaccordo, soprattutto quando godono di un vasto sostegno o dei mandati democratici”. Quindi nessuna presa di distanza da Hamas da parte della leadership laburista, almeno per ora.