“Soltanto il bene è profondo e può essere radicale; il Male non è radicale è soltanto estremo”; “il Bene non scade, non va a male”. Sono queste alcune delle parole che forse più restano impresse dello spettacolo “Il Memorioso. Breve guida alla memoria del Bene”, andato in scena ieri sera al Teatro Franco Parenti di Milano.
Diretto da Paola Bigatto, “Il Memorioso” porta sul palcoscenico quel Tribunale del Bene che per anni Moshe Bejski ha presieduto alla Commissione dei Giusti a Yad Vashem. Un tribunale che aveva per obiettivo quello di rintracciare e rendere giustizia (e memoria) a quei molti e sconosciuti che durante la persecuzione nazista avevano rischiato la vita per aiutare gli ebrei. Moshe Bejski fu tra coloro che riuscì a salvarsi dalla furia nazista grazie all’azione di Oskar Schindler; la sua storia è raccontata da Gabriele Nissim ne “Il Tribunale del Bene”, a cui la Bigatto si è rifatta per mettere in scena “Il Memorioso”. Nissim in particolare narra l’incessante lavoro compiuto da Bejski nella ricerca dei giusti, ma anche il suo continuo interrogarsi sulle caratteristiche che fanno di un’azione, l’azione di un uomo giusto.
Protagonisti dello spettacolo sono i giusti, le loro azioni, ma anche dunque le riflessioni attorno al Bene e alle azioni per il Bene. Una riflessione che Hannah Arendt aveva aperto all’epoca del processo Eichmann, quando si chiedeva chi fossero coloro che, in tempi bui, erano riusciti a non seguire l’ideologia dominante e avevano invece osato “giudicare personalmente”.
Massimiliano Speziani è il bravo e convinto interprete che dà voce e corpo a queste storie e riflessioni. Solo sulla scena, Speziani racconta e commenta le scelte dei tanti e sconosciuti Schindler del Novecento, di quei molti cioè che hanno avuto il coraggio di andare contro l’ideologia dominante ed hanno agito secondo la propria coscienza di ‘uomini’ (senza aggettivi accanto). Essi, osserva anche Nissim, non hanno rovesciato le sorti della Storia, ma in qualche modo, la hanno illuminata.
Il Memorioso rimarrà in scena fino al 29 gennaio, coprendo così queste due settimane di eventi ed iniziative milanesi per il Giorno della Memoria. Un Giorno che dalla memoria della Shoah e delle vittime della Shoah, sembra estendersi sempre più spesso alle vittime di tutte le barbarie del Novecento – vittime che proprio nello spettacolo della Bigatto vengono ricordate attraverso le azioni di coloro che nel loro piccolo, intervennero per portarle in salvo. La memoria del bene infatti, come emerge anche dallo spettacolo, riguarda l’azione quotidiana dei Giusti, poichè “ogni giorno siamo esposti all’emergere di ideologie totalitarie”. L’esempio dei Giusti, per usare le parole di Vaclav Havel, ricorda che “il potere su di sé, per quanto limitato dal carattere, dall’origine, dal grado di cultura e di autocoscienza di ciascuno, è l’unica cosa che anche il più impotente di noi possiede, ed è, al tempo stesso, l’unica cosa che nessuno potrà mai portarci via”.
Il Memorioso. Breve guida alla memoria del Bene
Storie di uomini giusti dai libri di Gabriele Nissim, Il Tribunale del Bene e La Bontà insensata
Regia di Paola Bigatto, con Massimiliano Speziani
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo, 14
20135 – Milano
12-29 gennaio 2012
Orari: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, ore 20.30
sabato, ore 19.45
domenica, ore 16.00
Per informazioni
Tel. 02 59995206
Agli iscritti alla Comunità ebraica di Milano, il Teatro Parenti offre lo spettacolo con uno sconto speciale (€ 11, 50 euro anzichè € 26.50).
Per le prenotazioni, scrivere a valeriadaniele@teatrofrancoparenti.it