Gli Amici del Museo d’Arte di Tel Aviv, attivi dal 2001 come sostenitori della diffusione della pace attraverso la cultura, conferiscono a don Virginio Colmegna il premio “Uomo dell’Anno 2016”, per la sua dedizione ai poveri e ai più deboli e per aver fatto dell’arte e della cultura strumenti di accoglienza e di inclusione sociale, come testimoniato quotidianamente dal lavoro della Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani” di cui è presidente.
La cerimonia di consegna si svolgerà a Milano, martedì 2 febbraio, alle ore 18.30, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, alla presenza del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e del Sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai.
Interverrà anche la Vice Sindaco di Tel Aviv, Mehereta Baruch Ron, per portare la propria testimonianza di migrante etiope, accolta a nove anni a Tel Aviv, dove ha potuto e saputo riscattarsi anche grazie all’Art-Therapy, proprio come avviene a Milano nella Casa della carità.
Inoltre, per presentare al grande pubblico le opere dei giovani e giovanissimi artisti migranti provenienti dalla Casa della carità e dal Bialik-Rogozin Campus, presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro è stata allestita la mostra “Excellence has no color”. L’esposizione, curata da Jean Blanchaert, resterà aperta dal 4 al 12 febbraio (orari: mercoledì-venerdì 11-13 / 14-19).
L’associazione A.M.A.T.A. (Amici del Museo d’Arte di Tel Aviv), presieduta da Anna Sikos, ha assegnato in passato il riconoscimento “Uomo dell’Anno” a personalità internazionali del calibro di, tra gli altri, Nouriel Roubini, Bernard-Henry Lévy, Arnaldo Pomodoro, Amos Oz, Elie Wiesel, Daniel Libeskind, Emilio Tadini, James Hillman e Umberto Eco.