La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni – la chiesa Mormone, come è più comunemente nota – ha fra le sue pratiche anche quella del battesimo post-mortem.
Secondo quanto rivelato in questi giorni da una studiosa americana, Helen Radkey, fra coloro che hanno subito il battesimo postumo ci sono anche i genitori di Simon Wiesenthal. Il fatto sarebbe avvenuto circa un mese fa nello Stato dello Utah, culla storica della chiesa mormone.
La tradizione di questa chiesa prevede che si possa provvedere al battesimo dei propri antenati (fino alla quarta generazione) non convertiti, così da consentire loro di ricongiungersi ai loro cari.
Questa pratica tuttavia non è ammessa se prevede la conversione forzata e all’insaputa dei famigliari di un defunto di un’altra religione. E’ quanto accaduto ad Asher e Rosa Wiesenthal – genitori del più noto Simon, sopravvissuto alla Shoah, in seguito “cacciatore di nazisti”, a cui è stato intitolato l’omonimo Centro di Los Angeles (Simon Wiesenthal Center) – morti il primo durante la prima guerra mondiale e la seconda nel campo di Belzek nel 1942.
Da quanto è emerso dalle ricerche della Radkey, altri ebrei, vittime della Shoah, avrebbero subito il medesimo tipo di battesimo post-mortem mormone.
Il rabbino di Los Angeles, nonchè direttore del Simon Wiesenthal Center, Abraham Cooper, ha detto: “Non oso immaginare la sua [di Simon Wiesenthal] reazione se fosse ancora vivo”. “Ci troviamo di fronte al caso di uomini e donne uccisi solo e soltanto perchè ebrei; è inaccettabile che le loro anime vengano ‘dirottate’ da un’altra religione”.
Il battesimo post-mortem è una pratica vietata da un’apposita legge firmata nel 1995 dalle autorità ecclesiastiche dello Stato dello Utah. “Deploriamo sinceramente l’azione individuale di qualche membro della nostra chiesa – ha dichiarato infatti uno dei portavoce della Chiesa, Michael Purdy. “Si tratta di una grave violazione del nostro protocollo. La nostra chiesa prevede che si possano chiedere battesimi solo per i propri antenati defunti. Il battesimo delle vittime della Shoah è severamente vietato”.