Con Dana Ruttenberg alla scoperta della Memoria collettiva

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Per chi questa sera fosse a Milano e avesse voglia di qualcosa di diverso, lo spettacolo del Dana Ruttenberg Dance Group è quel che offre il teatro Pim Off.

Due spettacoli, Private I’S e The Siren of Memory entrambi ideati da Dana Ruttenberg danzatrice e coreografa israeliana, diplomata alla The BatDor School of Dance e alla Thelma Yelin High-school for Performing Arts. La Ruttemberg ha alle spalle numerose esperienze, come coreagrafa e danzatrice, negli Stati Uniti come in Israele dove di recente è stata scelta dalla rivista The Marker W, come una delle donne di “The Future Generation”.

In Private I’S troviamo due danzatori e due musicisti, Ofir Yudilevitch e Michael Getman su musiche di Noam Inbar e Adam Scheflan.  “Cercasi eroe part-time. Preferibilmente flessibile. Con esperienza. Il candidato deve avere il pieno controllo e un comportamento professionale. Abilitato ad usare macchine pesanti. Disponibilità immediata” è l’introduzione ad uno spettacolo che propone e offre diverse sfaccettature della mascolinità, reale o immaginaria. Sul palco si alterna un cast di danzatori tutto al maschile in competizione fra loro per ottenere l’attenzione l’uno dell’altro e del pubblico. La musica è una partitura originale creata da due delle voci leader della Indie Music israeliana e svolge la funzione di io narrante. Private I’S è stato premiato al Curtain Up Festival 2010 ed è supportato dal Dance Department del Ministero della Cultura israeliano.

The Siren of Memory (Studio su un progetto di residenza), invece è uno spettacolo incentrato sul concetto di “Memoria”. Durante l’Israel Memorial Day, una sirena suona e tutta la città si ferma. Il traffico nelle autostrade si paralizza e anche il mondo degli affari fa una sosta. Per un minuto, la città si ricopre di ricordi.  “Come Israeliana, osserva la Ruttenberg, sono cresciuta restando in guardia dal peccato di dimenticare, dal pericolo della scomparsa, dalla politica della memoria. Siamo sempre in cerca delle testimonianze rimaste, sempre in cerca di prove, e sempre tesi verso la ripetizione e il rafforzamento del ricordo”.

“L’insistenza su una memoria collettiva condivisa richiede anche rigidità e inflessibilità verso nuove frontiere e idee? E se sì, come possiamo andare avanti attivamente se il nostro sguardo è costantemente rivolto indietro?” si chiede ancora Dana Ruttenberg.
A volte, al fine di comprendere più pienamente in che modo la memoria si intesse nella psicologia di un popolo, è necessario separare se stessi e dare uno sguardo dall’esterno. Lo “residenza” al PIM OFF offre proprio questa opportunità e permette di esplorare la forza della memoria nei nostri vissuti e nei nostri corpi da differenti punti di vista. I danzatori si trovano in una posizione privilegiata che consente di esplorare i concetti di memoria e oblio. Ricordiamo frasi, danze e sensazioni in modo da ricreare sempre.  Siamo abili a generare un movimento, raccogliere informazioni, rivederlo e trasformarlo e poi ricordarlo quando ci viene chiesto. Durante la “residenza”, verrà analizzato il ruolo dei rituali – personali e comuni – che investono in modo diverso la nostra vita. Verranno esaminati i  ‘ricordi presi in prestito’ (quelli non vissuti in prima persona, ma che noi associamo, o dai quali attingiamo, come le memorie nazionali e religiose) e il loro effetto sul nostro corpo.

Dana Ruttenberg Dance Group
PIM OFF
via Selvanesco 75, Milano
lunedì 30 aprile, ore 21.00
Per informazioni:
info@pimoff
tel. 02 54102612
biglietti: intero 10€, under 25 anni e  over 60 anni 7€
www.pimoff.it