di Roberto Jarach
Domenica tutti gli iscritti saranno chiamati a votare per due importanti strutture fondamentali per la vita ed il futuro della Comunità di Milano e di tutte le Comunità Ebraiche italiane:
Il rinnovo del Consiglio della Comunità di Milano ha una rilevanza particolare, perché nasce da un fatto senza precedenti nella nostra Comunità quale la caduta del Consiglio in carica per dimissioni di oltre un terzo dei consiglieri eletti nella precedente tornata.
E’ quindi importante che il nuovo Consiglio nasca da un voto numericamente forte che rappresenti la vera volontà popolare degli iscritti ed interpreti le istanze più sentite sui temi più qualificanti della vita di tutti.
Nelle democrazie rappresentative anche il singolo voto ha un peso ed un valore e serve a dare maggior forza a chi viene eletto ed al programma sul quale i singoli candidati hanno dichiarato di volersi impegnare.
L’affluenza alle urne ha ancor maggiore importanza questa volta: solo una chiara espressione di voto della maggioranza degli aventi diritto al voto può consentire l’auspicato accordo tra le diverse anime e la condivisione delle decisioni per la futura gestione.
Il nuovo Consiglio avrà il vantaggio di poter partire senza l’assillo dell’emergenza, seppur dovrà subito confrontarsi con le esigenze che nascono da quasi due mesi di regime preelettorale nel quale le scadenze tecniche ed organizzative hanno sottratto attenzione alla gestione del quotidiano nel garantire i necessari flussi di cassa, ordinari e straordinari.
Richiamo quindi l’attenzione dei futuri consiglieri sulla necessità di entrare velocemente in azione sul corrente, senza farsi totalmente assorbire dalla messa a punto delle strategie per il medio e lungo periodo.
Diverse le considerazioni per l’elezione dei consiglieri UCEI: è importante la scelta dei nominativi di persone in grado di gestire l’innovazione strutturale introdotta dal nuovo Statuto emanato dal Congresso del Dicembre 2010.
Andranno messi a punto sia i limiti che gli altri ambiti pratici di lavoro del Consiglio, le modalità di funzionamento del nuovo organo e la frequenza delle convocazioni: il tutto per ottimizzare i concetti di decentramento e partecipazione auspicati dai Congressisti.
Votare anche per questa seconda consultazione significa supportare l’azione dei nuovi consiglieri a favore di un maggior peso di Milano e di tutte le Comunità minori nella gestione sia delle entrate dell’8 permille, che per le tematiche più inerenti alle singole realtà nelle altre aree di competenza UCEI.
Un Consiglio UCEI che, per la componente elettiva, abbia alle spalle una massiccia partecipazione di votanti nascerà rafforzato come potere di rappresentanza dell’ebraismo presso le autorità del paese.
Se vogliamo una Unione più sensibile e disposta all’ascolto, dobbiamo cercare di mandare a Roma nuovi consiglieri sostenuti da un forte voto popolare.
L’auspicio è che si vada numerosi a votare con la convinzione che i nuovi organismi possano superare le divisioni e collaborare per difendere i diritti e rispondere alle esigenze di tutti gli ebrei di Milano e dintorni, nel segno dell’inclusività, del costruttivo confronto e del reciproco ascolto.
Auguro a tutti i nuovi eletti un buon lavoro e maggiore serenità di quella di cui ho potuto godere io, sicuro che il forte attaccamento di tutti alle istituzioni e la sensibilità alle tematiche cruciali che li ha portati a candidarsi saranno gli elementi fondamentali per raggiungere i risultati attesi e per un futuro di “rinascita” per il bene dei nostri figli e nipoti e delle generazioni che li seguiranno.
Andate tutti a votare e date il vostro contributo democratico alla costruzione di un domani migliore per voi e le vostre famiglie.
Roberto Jarach – Presidente CEM uscente.