35 anni, single. Una donna ebrea argentina condivide la sua intima ricerca d’amore e di risposte: qual è la soluzione giusta per essere felice, sistemarsi o restare uno spirito libero?
«Negli ultimi dieci anni, ho filmato di tutto, qualsiasi persona o cosa senza nessuna ragione in particolare. Tutte le mie storie d’amore e la loro fine sono state sistematicamente registrate e conservate. Così come ho continuato a cambiare ragazzi e città ogni due anni. Ho filmato le mie amiche con i loro amici, i loro mariti, le loro pance incinte fino a quando sono state circondate da figli. Quando la mia ultima amica di scuola single si è sposata, mi stavo per addormentare la sera del matrimonio e non mi sono fatta vedere. Ho 35 anni, sono argentina, ebrea e single. Queste quattro categorie non sembrano amalgamarsi molto bene assieme. Così ho deciso di fare un film riguardo alle domande alle quali mi sono sforzata di rispondere. Possono le regole sociali essere infrante oppure la mia giovinezza prolungata giungerà la termine? Dopo la fine del film ho incontrato qualcuno. Lui non è perfetto e lo amo. Questa volta ho capito che posso vivere anche se non ho una risposta alle mie domande e mi va bene».
Paula Schargorodsky è una regista che vive a Buenos Aires. Attualmente sta allungando il suo breve video in un documentario, “La ragazza davanti all’obbiettivo” e un progetto interattivo su internet “Superala”.
Paula Schargorodsky deve sistemarsi o restare uno spirito libero per essere felice? In questo film condivide la sua intima ricerca d’amore e di risposte.