La Comunità Ebraica di Milano esprime cordoglio ed enorme dispiacere per la scomparsa di Sua Eminenza il Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo Emerito di Milano. Walker Meghnagi e Daniele Nahum, rispettivamente Presidente e responsabile Rapporti Istituzionali della Comunità Ebraica di Milano, hanno dichiarato: “la morte del Cardinal Martini è per tutti gli ebrei di Milano un momento di grande tristezza e di smarrimento. Per noi era un punto di riferimento importante e un amico su cui contare. Fu protagonista del dialogo interreligioso nella nostra città e uomo di pace in Medio Oriente. Proponiamo al Comune di Milano affinché dedichi i Giardini della Guastalla , di fronte alla Sinagoga Maggiore di Milano, a quest’uomo nobile, carissimo a noi e alla Città tutta. Proponiamo, in memoria del Cardinale, questo luogo altamente simbolico dato che racchiuso tra la Sinagoga (espressione del dialogo ebraico-cristiano), l’Università Statale (cattedra dei non credenti) e la Chiesa Valdese (espressione del dialogo interconfessionale)”.
Nell’apprendere la notizia della morte, Rav Giuseppe Laras, rabbino capo emerito della Comunità di Milano e amico personale del Cardinale, aveva così dichiarato: “La morte di S.E. il Cardinale Carlo Maria Martini mi provoca grande dolore e tristezza. La sua scomparsa, anche se da tempo preannunziata, mi fa riemergere nella memoria la sua presenza così preziosa, discreta, importante e attiva sia per la cultura che per la vita spirituale. In particolare la sua figura è legata e sarà ricordata per il contributo fondamentale e imprescindibile da lui coraggiosamente e senza riserve sempre profuso per il dialogo ebraico-cristiano. Se tale dialogo nel mondo è potuto esistere, svilupparsi e coinvolgere persone, nonostante le molte difficoltà, lo si deve soprattutto a lui, alla sua determinazione, alla sua forza morale e alla sua fede.
La sua scomparsa sarà avvertita dolorosamente e a lungo da tutti coloro che in lui hanno trovato un interlocutore attento e paterno e un riferimento umano e morale.
Per chi, come me, lo ha bene conosciuto e con cui ha lungamente collaborato nell’ambito del dialogo tra ebrei e cristiani, condividendo amicizia, passioni, sforzi, incontri, momenti e speranze è oggi un giorno difficile. Sia ricordato il suo nome in benedizione!”
Ieri, domenica 2 settembre, Giornata europea della Cultura ebraica, la figura di Carlo Maria Martini è stata ricordata in Sinagoga con un commosso discorso di Rav Laras e delle diverse autorità intervenute.