Ecco alcuni brani dellintervista concessa dal presidente israeliano Katsav al Jerusalem Post, per il supplemento del giornale per il Giorno dellIndipendenza.
E un messaggio rivolto agli iraniani in cui il presidente sottolinea che Israele non è contro il popolo iraniano e che lui per parte sua nutre un grande amore per la cultura e la storia persiana.
Katsav, che è nato in Iran e si è trasferito in Israele con la famiglia nel 1951 quando aveva cinque anni, ha detto che lIran avrebbe virtualmente la possibilità di usare i ricavi petroliferi per assicurare un alto tenore di vita e offrire migliore qualità di vita al suo popolo. Ma invece di impiegare questi proventi per alleviare povertà, disperazione, analfabetismo e altri problemi economici e sociali che affliggono molti dei loro concittadini, il fanatico, estremista presidente Ahmadinejad e il suo regime investono tutte le loro risorse nello sviluppo del potenziale nucleare.
Inoltre, dice Katsav, non esiste una minaccia per lesistenza dellIran e perciò non ha alcun senso quando gli iraniani sostengono che il nucleare serve a scopo di autodifesa.
Egli ha inoltre definito lattuale regime come il più ostile di quelli che si sono succeduti dalla rivoluzione islamica del 1979 e lha bollato come un nemico e un pericolo per la situazione interna in Iran e un pericolo per la pace e la sicurezza nel mondo. Gli iraniani, con mio dispiacere, o sono troppo spaventati o non riconoscono la realtà e quindi non vedono che il regime li conduce allabisso. Un Iran nucleare costituirebbe una minaccia per Europa, Israele, i paesi del Golfo, lArabia Saudita e il regno hashemita.
Per anni loccidente ha sperato che le pressioni interne avrebbero alla fine avvicinato lIran alloccidente, ma nellultimo anno è apparso chiaro che lidea di un cambiamento positivo era una illusione occidentale. I riformisti (iraniani) hanno perso. Così come ci si è illusi che gli sforzi diplomatici avrebbero distolto lIran dalla sua corsa al nucleare, ma lIran ha semplicemente fuorviato lEuropa. Gli iraniani fingono di volere accordi commerciali, ma non rallentano affatto i loro programmi atomici. Il loro scopo è vedere il giorno in cui il mondo dirà: Peccato, ce lhanno già.
Anche il recente annuncio di Ahmadinejad dellarricchimento delluranio non ha suscitato alcun grido dallarme internazionale. Loccidente invece deve dire basta e riconoscere che lo sforzo diplomatico è fallito. Perché non si aprono gli occhi? Non dobbiamo permettere che lIran inganni il mondo e si comporti con disprezzo.
Tutti pensano che quando noi israeliani diciamo di voler essere risoluti verso lIran intendiamo unazione militare. Ma non è così. Io ritengo che una posizione ferma e decisa da parte del mondo libero è precisamente quello che servirà a evitare lazione militare. Coloro che vogliono evitare lazione militare devono ora assumere una posizione decisa.