Nel nome di Massimo Della Pergola

“Questa settimana cade il terzo anniversario della scomparsa di mio Padre, il giornalista ebreo Massimo Della Pergola, l’ideatore della Sisal e del Totocalcio, che amava Israele, tanto è vero che tutti i suoi nipoti e bisnipoti vivono là”. Inizia così la nota con cui Sergio Della Pergola, demografo all’Università Ebraica di Gerusalemme e componente del Comites di Israele, protesta, a nome di tutto il Comitato, per l’esclusione di Israele dai Giochi del Mediterraneo in programma questa estate a Pescara.

“Grazie al concorso pronostici sul calcio – ricorda Della Pergola – lo Stato italiano e il CONI hanno potuto incassare cifre favolose che hanno permesso allo sport italiano di risollevarsi dopo la seconda guerra mondiale, di conseguire mete ambite come l’organizzazione dei Giochi Olimpici invernali a Cortina nel 1956, le Olimpiadi di Roma nel 1960, i campionati mondiali di calcio nel 1990, e di vincere molte prestigiose medaglie”.
“Ora – scrive il consigliere del Comites – l’Italia organizza i XVI Giochi del Mediterraneo a Pescara e, causa il boicottaggio arabo, Israele ne sarà ingiustamente esclusa così come lo è stata nelle precedenti quindici edizioni, inclusa Napoli nel 1963 e Bari nel 1997. A Mario Pescante, deputato del PdL, già Presidente del CONI, e ora Commissario delegato dal Governo, a Gianni Petrucci, Presidente del CONI, a Raffaele Pagnozzi, segretario generale, vogliamo inviare un messaggio chiaro e semplice: vergognatevi!”.

“Né voi né i vostri colleghi – attacca, duro, Della Pergola – sareste al posto in cui vi trovate oggi se non ci fosse stato Della Pergola che con la sua idea ha fatto rinascere lo sport italiano. Il boicottaggio sportivo di Israele da parte dei paesi arabi è un’azione ignobile. Il fatto che questo venga tollerato sul territorio italiano è indecente. I dirigenti sportivi, e Pescante in prima persona, ma anche i dirigenti politici che si rendono complici di questo scandalo sono o degli incapaci perché non hanno saputo evitarlo, o dei pavidi perché non hanno voluto. E al di là di ogni considerazione politica – conclude – sono degli ingrati nei confronti di Massimo Della Pergola, l’ideatore della Sisal che amava Israele”.