Erik Priebke, 93 anni, il boia delle Fosse Ardeatine, ha avuto il permesso di lasciare gli arresti domiciliari per lavorare presso lo studio del suo avvocato. I parenti delle vittime sono insorti. “Non vorrei che finisse come è accaduto con Kappler: una ferita che ancora brucia la coscienza civile degli italiani e degli ebrei”, ha dichiarato il 13 giugno alla stampa Renzo Gattegna, presidente dell’Ucei.
“Questo è il secondo provvedimento di clemenza nei confronti del responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Una clemenza che lui stesso, ha aggiunto Gattegna, non ha avuto nei confronti delle sue vittime. Lui, che è un criminale, può contare sulla clemenza che non ha mai avuto nei confronti di quelli che ha condannato a morte”.
“Non solo, ha spiegato ancora Gattegna, ma non ha avuto neppure un gesto di pentimento per quello che è successo né durante il processo né dopo. Siamo costernati e avviliti”.