Emanuele Luzzati, con i suoi 85 anni, non finisce di stupire. Con la gioia di un eterno bambino, lartista continua a infondere serenità e a parlare a tutti, bambini, giovani e anziani, offrendo immagini sempre ricche di colore e fantasia. Così in questa sua ultima fatica esposta fino al 4 giugno a Casale Monferrato, nellambito del Festival internazionale di cultura ebraica, OyOyOy, i cinque grandi pannelli che illustrano in maniera tridimensionale alcune scene di vita ebraica. E tra queste la più imponente, quella della grande cena di Pesach, la lunga tavola che conduce subito alla mente del visitatore lUltima cena del Cenacolo vinciano. I pannelli saranno custoditi, dopo le mostre temporanee, al Museo Luzzati di Genova, sorto nellarea del Porto Antico. Ma chi è questo straordinario artista? Genovese di nascita e rimasto legato alla sua città, dove vive, ha studiato a Losanna all’Ecole des Beaux Arts, dopo aver lasciato lItalia delle leggi razziali.
Pittore, decoratore, illustratore, ceramista ha avuto sempre la passione per il teatro realizzando scene e costumi teatrali per alcune delle più importanti compagnie nazionali e internazionali. Non ha però rifiutato di lavorare anche per il cinema. Insieme a Giulio Giannini, ha realizzato i titoli di testa de “L’armata Brancaleone” e “Brancaleone alle Crociate” di Mario Monicelli.
Nella sua lunga e intensa vita artistica, ha realizzato più di 400 scenografie per prosa, lirica e danza per i più importanti registi e nei principali teatri, non solo italiani ma internazionali. Sue sono le illustrazioni di molti libri per l’infanzia. Ha eseguito pannelli decorativi, sbalzi e arazzi per le navi “Leonardo da Vinci, “Michelangelo”, “Ausonia” e “Marco Polo”.
Nel 1975 ha fondato insieme a Tonino Conte e Aldo Trionfo il “Teatro della Tosse” di Genova, tuttora attivo. Molte le mostre che ha realizzato fin dall’inizio degli anni Ottanta. Luzzati fa parte dell’AGI (Alliance Graphique Internationale) e dell’Academy Award avendo ricevuto due nominations all’Oscar per i suoi film d’animazione: “La Gazza ladra” e “Pulcinella”.
Molte anche le opere di carattere ebraico: famoso il film di animazione sulla storia ebraica, proiettato alla Torre di David di Gerusalemme, le serigrafie sulle Feste del popolo ebraico (per il sito Israele.net), il soffitto del Centro Bibliografico dell’Ucei a Roma, ma famosi ormai i suoi bozzetti che offre ogni anno allUcei come logo della Giornata europea della cultura ebraica. Compreso questanno in cui per il 3 settembre il tema degli Itinerari ebraici riporterà una sua grande Arca di Noè: e cosa cè di meglio per illustrare lidea del viaggio dellimmagine della grande arca che salvò uomini e animali dal Diluvio universale?