L’associazione Israeliana “Tsad Kadima”, che si occupa di organizzare e aiutare il percorso formativo dei bambini che soffrono di lesione cerebrale in Israele, in occasione dei 20 anni dalla sua fondazione, ha tenuto un congresso internazionale, durante il quale sono stati discussi i temi professionali dell’educazione e riabilitazione dei giovani cerebrolesi con accento particolare sull’ambiente e sulla società.
L’associazione “Tsad Kadima” educa e riabilita più di 300 bambini e ragazzi in tutto Israele senza distinzione di religione, credo, provenienza etnica. Il metodo dell’educazione conduttiva è stato importato in Israele da Budapest da alcuni genitori nel lontano 1987 .
Il congresso è stato organizzato in stretta e attiva cooperazione con il Dipartimento di Neurologia infantile dell’Ospedale Shaare Zedek di Gerusalemme, la Scuola di riabilitazione funzionale dell’Università e dellospedale Hadassah di Monte Scopus, e l’Associazione istruttrici “Bobat ” di Fisioterapia.
Oltre alla partecipazione annunciata d’esperti provenienti da molte nazioni, si è aggiunta dall’Italia la presenza della dottoressa Delellis, fisiatra dell’istituto “Leonarda Vaccari” di Roma e di Claudia De Benedetti (dirigente Ucei) e sostenitrice di “Tsad Kadima”.
“Tsad Kadima” ha approfittato della presenza di Claudia per ringraziare attraverso lei tutti coloro che hanno aiutato dall’Italia la nostra associazione in questi anni e in particolare gli amici romani di “Sosteniamo Israele”.
Il congresso è stato aperto con i festeggiamenti per i 20 anni di “Tsad Kadima” in Israele e al cocktail di Gala ci ha fatto onore la gradita presenza dell’Ambasciatore italiano in Israele, Sandro De Bernardin accompagnato dalla consorte signora Anna.
L’ambasciatore si è incontrato con la delegazione italiana interessandosi ai numerosi legami che legano “Tsad Kadima” e l’Italia e si è soffermato a chiacchierare con alcuni dei ragazzi cerebrolesi presenti.
Durante la serata è stata annunciata la imminente costruzione di un nuovo centro educativo e riabilitativo a Beer-Sheva, sviluppo delle attuali classi dirette da Marina Norsi, di origine milanese.
La parte professionale ha presentato importanti conferenze frontali e affollati gruppi di studio che hanno affrontato anche problemi molto importanti e delicati e si sono rivolti soprattutto ai genitori e ai ragazzi stessi, confrontando metodi e punti di vista.
Senza dubbio sono state presentate nuove idee e strumenti per affrontare il lungo e difficile cammino educativo e riabilitativo dei giovani.
Da sottolineare l’attiva partecipazione dei ragazzi cresciuti ed educati all’interno dei progetti di “Tsad Kadima”, che hanno preso parte ai lavori portando direttamente le loro esperienze di anni di vita con la cerebrolesione.
In particolare sono stati al centro del congresso Jonathan, primo cerebroleso diventato ufficiale dell’esercito; Shai, ex soldato ora studente a Haifa; Matan, corrispondente del giornale Globes, Michal e Golan Hamburger, da 2 mesi marito e moglie.
In questi anni si è sviluppata una lunga serie di contatti professionali e di amicizia tra “Tsad Kadima” e l’Italia.
Il congresso ha accentuato questo aspetto in maniera particolare. L’ospite Delellis ha approfittato del congresso per apprendere metodi e sistemi da poter applicare nel quadro del suo istituto a Roma.
“Tsad Kadima” è al vertice mondiale per iniziative e progetti all’avanguardia e fungerà da modello a chi vuole intraprendere programmi simili in Italia.
L’ospite italiana ha anche visitato il centro di “Tsad Kadima” a Risciòn Lezion incontrandosi con staff e bambini e apprezzando l’apporto notevole ricevuto dagli amici italiani, quali i nuovi computer e i recenti lavori di restauro.
Il congresso ha messo le basi per una proficua cooperazione tra “Tsad Kadima” e istituti e organizzazioni simili in Italia.
Il congresso lancia verso il futuro “Tsad Kadima” e apre possibilità di nuovi orizzonti. Molte le richieste di aprire nuovi programmi e di aumentare il numero dei bambini. Lo stesso entusiasmo che ha accompagnato i genitori 20 anni fa, quando con coraggio hanno adottato il metodo e lo hanno portato in Israele, continua a spingere oggi “Tsad Kadima” a intraprendere nuovi e importanti progetti con l’aiuto e il sostegno di amici in Israele e anche in Italia.
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