di Roberto Zadik
Raccontare e suonare al tempo stesso suoni e atmosfere della musica ebraica ashkenazita e sefardita, eseguire brani antichissimi e poi sfociare in melodie proprie e riadattate al presente e fondere il passato e modernità. Questo e molto altro succederà, mercoledì 27 giugno dalle 20.45 quando presso la sinagoga “Beth Shlomo” (Corso Lodi 8/c che da un anno e mezzo ospita gli incontri mensili organizzati da Adi, Associazione Amici di Israele e il Museo della Brigata Ebraica di prossima inaugurazione).
L’evento si chiama “Beth Shlomo in concerto. Melodie ebraiche dall’antichità ai tempi moderni” e avrà come protagonisti Delilah Gutman cantante, pianista e compositrice già molto attiva sia in Italia che all’estero e il violinista Rephael Negri; assieme hanno realizzato album di alto livello come ITalYa e attualmente sono impegnati nel progetto Amen Amin Aman, portato in giro in vari palchi del mondo, da New York a Praga (dove il Direttore dell’ICI Giovanni Sciola ha affermato che il loro è “un impegno musicale e culturale di mediazione tra la cultura ebraica ed altre culture”) a Lugano; del nuovo progetto eseguiranno in anteprima alcuni brani. Si esibirà anche il pianista Pino Mancuso.
Musiche, atmosfere, aneddoti e ricordi che mostrano come la cosiddetta “musica ebraica” riguardi buona parte del mondo con canti spagnoli come la struggente Adios Querida (Addio mia cara) canzone d’amore sefardita o la benaugurale Buena semana (Buona settimana) e traduzione dell’ebraico Shavua Tov che si dice ogni volta alla fine dello Shabbat. I due musicisti molto efficaci e affiatati, Gutman e Negri, che assieme si sono già esibiti varie volte, mischieranno generi e registri sonori di grande effetto, compresi gli straordinari virtuosismi di Negri,strumentista e titolare di una cattedra al Conservatorio di Brescia, accompagnati dal pianista Mancuso; intervalleranno narrazione e musica, aneddoti e storie della musica ebraica e di ogni brano, passando da canzoni sefardite, a nigunim, canti chassidici senza parole, di grande spiritualità, a melodie yiddish come Oyfn Pripitchik, fino a brani composti dalla Gutman, come le Mazal tov variation e le Arba Bavot Variation.
Vincitori di varie competizioni, premi e recensiti favorevolmente da vari autorevoli critici musicali, come Liliana Treves Alcalay e Angelo Foletto, i due artisti hanno grinta, magnetismo e solido repertorio. La Gutman ha studiato composizione e musica elettronica al Conservatorio di Milano seguendo master e corsi con autorevoli compositori come Gyorgi Ligeti, autore delle musiche di “2001 Odissea nello Spazio” (capolavoro di Kubrick uscito mezzo secolo fa, nel 1968), mentre Negri è fondatore di orchestre come l’ensemble “Estro armonico” e tiene concerti in tutto il mondo.
Una serata che si preannuncia vivace e piena di aneddoti e curiosità e organizzata da Beth Shlomo e da Beth Chabad e preceduta da spaghettata e rinfresco di benvenuto, dalle 20.30.
FOTO: copyright HG Studios