di Redazione
Il Medio Oriente Mediterraneo è caratterizzato da un alto tasso di conflittualità, tensioni, interessi contrastanti, rovine, sfide climatiche e migrazioni forzate. Questa è anche la rappresentazione dominante che della regione viene fatta. Uno sguardo più attento, tuttavia, può scorgere anche una storia diversa, una terra di innovazioni tecnologiche e al contempo di memoria, un laboratorio per nuovi modelli di cittadinanza fondato su di un ricco patrimonio di identità plurali, capaci di coesistere e guardare insieme al futuro.
Con l’obiettivo di promuovere una narrazione realistica e costruttiva del Medio Oriente Mediterraneo, affrontando la situazione in modo concreto e innovativo, l’Università della svizzera italiana (USI), con il sostegno congiunto del Dipartimento federale degli affari esteri della Confederazione Svizzera e del Ministero dell’Europa e degli Affari esteri francese, organizza dal 16 al 26 agosto la prima edizione del Middle East Mediterranean Summer Summit, che porterà a Lugano 150 giovani di oltre 30 Paesi della regione del Medio Oriente Mediterraneo e dell’Europa, nonché alte autorità politiche, dirigenti, imprenditori e intellettuali per discutere e proporre soluzioni per il dialogo e lo sviluppo nella regione.
Il MEM Summer Summit 2018 si articola in due momenti: un Seminario rivolto ai giovani fautori di cambiamento della regione (16-24 agosto) e un Forum che vedrà personalità di spicco del mondo politico, economico e culturale confrontarsi con i partecipanti al Seminario sui temi di maggiore attualità (25-26 agosto).
I contenuti
Le tre aree tematiche attorno alle quali sarà strutturato il Seminario, che si terrà presso il campus dell’USI a Lugano, sono:
- le nuove dinamiche geopolitiche nel Medio Oriente Mediterraneo;
- la governance, l’amministrazione e l’elaborazione dei processi pubblici nella regione MEM;
- Il Medio Oriente Mediterraneo: rappresentazioni, narrazioni e fiction.
Uno degli obiettivi più importanti sarà proprio quello di individuare e fissare nuove narrazioni, proposte dai giovani, che possano far emergere rappresentazioni non convenzionali e non stereotipate della regione, proponendo dei modelli positivi. Il Seminario prevede sessioni plenarie, workshop, proiezioni di film e attività culturali. Ad accompagnare i 150 giovani selezionati saranno diversi professori dell’USI e di altre università svizzere e internazionali, così come professionisti ed esperti della regione. Buona parte dei partecipanti al Seminario, che si svolgerà a porte chiuse, beneficiano di borse di studio offerte da diversi sostenitori pubblici e privati.
Il Forum
Il Forum avrà luogo presso il Palazzo dei Congressi di Lugano e vedrà alte autorità del mondo politico nazionale e internazionale dialogare con i giovani partecipanti partendo dalle proposte elaborate durante il Seminario. Proporrà discussioni dedicate: ai recenti sviluppi sociali, politici ed economici in Tunisia; all’importanza delle attività culturali per porre solide basi per il futuro (verranno illustrati il progetto del Louvre di Abu Dhabi e quello della ricostruzione di Mosul); al ruolo della letteratura, spesso profetica, nel rappresentare questa regione.
Il programma prevede pure, domenica 26 agosto, diverse sessioni dedicate ai possibili modi di definire la cittadinanza nella regione MEM e in Europa. Verranno presi in esame alcuni modelli di partecipazione e verrà enfatizzata l’importanza delle identità plurali in una prospettiva globale. Saranno discusse le conseguenze politiche ed economiche dell’inevitabile transizione energetica, così come le possibili strategie sostenibili per affrontarla. Si dibatteranno casi di successo – iniziative concrete di organizzazioni che promuovono il rispetto dei diritti umani, progetti innovativi in ambito tecnologico e sociale – in una regione in continuo cambiamento. Ciascuna di queste sessioni sarà moderata da un esperto e vedrà la partecipazione attiva da parte dei giovani partecipanti al Seminario. Sono inoltre previsti dei momenti durante i quali verranno trattati i seguenti temi: lo sport come diplomazia; i progetti e le politiche di sostenibilità; le infrastrutture e i trasporti; le questioni di genere; sistemi formativi e modelli educativi; sviluppo, tecnologia e innovazione.
Nella serata di sabato 25 agosto si terrà il concerto della Blue Peace Orchestra, organizzato in collaborazione con la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e la Città di Lugano. Il concerto sarà gratuito e aperto a tutti, con l’intento di sensibilizzare sui temi della pace e dell’acqua.
Il Forum è aperto al pubblico interessato; per le registrazioni si rinvia al sito: www.mem-summersummit.ch
Per info:
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