di Ester Moscati
Due eventi celebrano l’Estro Poetico-Armonico del genio veneziano che musicò, nel Settecento, i Salmi di David, rispettando le Intonazioni ebraiche. Un patrimonio comune di ebrei e cristiani. Con un concerto a Palazzo Marino e un convegno alla Biblioteca Ambrosiana, arriva un’occasione imperdibile d’incontro interreligioso e musicale
Perché Benedetto Marcello decise di mettere in musica, nell’Estro poetico-armonico, cinquanta Salmi di David e addirittura di inserire nelle partiture undici Intonazioni ebraiche, facendo così di quest’opera di musica sacra un punto d’incontro tra ebrei e cristiani?
La risposta, probabilmente, sta nel clima della Venezia settecentesca; una città cosmopolita, ricca e viva di tante etnie, tradizioni e religioni, che l’hanno resa uno dei centri culturali più importanti e fertili del mondo occidentale per molti secoli.
Al massimo del suo splendore, l’Università degli ebrei, come allora si chiamavano le comunità italiane, contava in Laguna quasi cinquemila persone che versavano 100 mila ducati annui alla Serenissima, per il bene pubblico. Gli ebrei benestanti, anche se in ghetto, vivevano con sfolgorante sfarzo e, all’interno dei cancelli, oltre ai luoghi di studio e di preghiera, si trovavano un teatro, un’accademia di musica, cenacoli e salotti letterari. Sulla calle principale del Ghetto Vecchio si affacciavano botteghe di ogni tipo e mercanzia, e c’era anche, a metà del Seicento, una libreria nel campiello delle Scole.
Di ebrei, musica e Venezia si parlerà a Milano, con un concerto a Palazzo Marino, il 4 novembre, e una giornata di studi alla Biblioteca Ambrosiana, il 7 novembre, organizzati da Maria Mayer Modena e Lydia Cevidalli e dedicati all’Estro poetico-armonico.
Benedetto Marcello, nato a Venezia nel 1686 e morto a Brescia nel 1739, fu compositore, poeta, scrittore, ma anche avvocato e magistrato come la tradizione famigliare patrizia imponeva; pubblicò l’Estro poetico-armonico tra il 1724 e il 1727, musicando i Salmi, per voci e “basso continuo” (l’accompagnamento strumentale tipico di tutta la musica barocca), parafrasati liberamente su testi biblici dal letterato veneziano Girolamo Ascanio Giustiniani.
È un’opera straordinaria per ampiezza e originalità: edita in otto volumi corredati di lunghe presentazioni e commenti di musicisti come Georg Philipp Telemann, Johann Mattheson e Giovanni Bononcini, contiene cinquanta mottetti per diverse formazioni, con arie, ariosi, cori, mescolando stili antichi e moderni e inserendo a volte monodie tradizionali, raccolte da Marcello con una ricerca etnomusicologica ante litteram. L’Estro ebbe grandissimo prestigio e notorietà europea per tutto il Sette e l’Ottocento, e fu apprezzato anche da personalità come Goethe, Rossini e Verdi.
Il concerto dell’Ensemble Salomone Rossi
Il concerto a Palazzo Marino dell’Ensemble Salomone Rossi, Segreti incontri veneziani. Aspetti sconosciuti della storia musicale a Venezia, sarà strumentale e vocale, con il coordinamento della parte musicale e la direzione artistica di Lydia Cevidalli. Si esibiranno tre cantanti, due violini, un violoncello, un contrabbasso, un clavicembalo e una tiorba. Saranno eseguite musiche di Haendel, Vivaldi, Legrenzi e Lotti, musicisti attivi a Venezia nel XVIII secolo, e naturalmente del compositore veneziano Benedetto Marcello. È nel 2014 che l’Ensemble Salomone Rossi ha iniziato una collaborazione con il musicologo Mario Marcarini e il Madesimo Music Festival per la registrazione dei Salmi di Benedetto Marcello e nel 2018 è uscito il CD per Concerto Classics.
I Salmi si rivolgono a tutti senza distinzione, la musica è un linguaggio profondamente sentito e compreso da tutti. Forse Marcello e Giustiniani volevano lasciare ai posteri, con l’Estro poetico-armonico, un messaggio: c’è un patrimonio comune a ebrei e cristiani e la musica ne sottolinea il valore universale. L’esecuzione del concerto a Palazzo Marino e la registrazione del disco presso la prestigiosa Chiesa di S. Sepolcro a Milano, rappresentano quindi un’importante occasione di incontro musicale e interreligioso.
L’evento prevede inoltre la presentazione della firma dell’accordo di collaborazione fra la Biblioteca Ambrosiana di Milano e la Hebrew University di Gerusalemme, alla presenza di Edwin Seroussi, musicologo e direttore del Jewish Research Center della Hebrew University.
Si terrà in questo contesto anche l’apertura di “IX Dies Academicus” delle Classi di Studio sul Vicino Oriente, presso la Biblioteca Ambrosiana, il 5 e il 6 novembre.
Il 7 novembre poi ci sarà una Giornata di studi dedicata a Benedetto Marcello presso la Biblioteca Ambrosiana, con relatori di altissimo profilo (vedi box).
Benedetto Marcello – Estro Poetico-armonico
L’interesse dei contemporanei per il compositore veneziano è testimoniato anche da una imponente opera editoriale-musicologica, in otto volumi, completata in questi ultimi mesi a cura di Andrea Coen e Maria Antonietta Cancellaro: Benedetto Marcello – Estro Poetico-armonico (Edizione Ut Orpheus – Bologna). Questa edizione si presenta come la raccolta unitaria di musica vocale sacra più ponderosa e complessa non solo nell’ambito della produzione di Benedetto Marcello, ma anche dell’intero repertorio italiano del secolo XVIII; si compone infatti di otto tomi che raccolgono le intonazioni dei primi cinquanta Salmi del Salterio, su testo tradotto dalla Vulgata ed elaborato poeticamente in lingua italiana – Parafrasi sopra salmi – dal letterato veneziano Girolamo Ascanio Giustiniani.
«La consapevolezza che ad oggi manchi una edizione moderna completa di questa monumentale opera, tale da permetterne una agevole fruizione – spiega l’Editore – , ci ha spinto alla pubblicazione in otto volumi separati dell’intero corpus dei 50 Salmi, e a riproporre integralmente tutti i testi letterari che introducono le musiche secondo l’ordine e l’assetto dell’edizione Lovisa. Lo spirito di questa impresa è quindi quello di favorire l’accesso a queste avvincenti pagine del repertorio vocale settecentesco sia ai “musici pratici”, che possano farle rivivere e divulgarle per mezzo dell’esecuzione, sia ai “musici teorici”, che possano coglierne l’originalità e diffonderne l’alta valenza intellettuale».
«Benedetto Marcello ebbe una “conversione” al cristianesimo tardiva e assai drammatica, – racconta il curatore Andrea Coen – dovuta all’essere caduto in una tomba vuota in una chiesa veneziana. Vagheggiò così una sorta di “melodia universale” da ricreare nel segno di un ritorno ai canoni dell’antichità ebraica e greca; e di una sorta di semplificazione dell’ascolto e della ricezione. Per questo inserì melodie ebraiche e greche nei suoi Salmi. Saverio Mattei, nella sua biografia Vita di Benedetto Marcello Patrizio Veneto (Venezia, 1788), lo spiega anche facendo riferimento a questioni di “gusto”. Non inserì quindi nell’Estro Poetico-armonico le Intonazioni ebraiche, che aveva ascoltato nelle sinagoghe veneziane, perché gli “faceva difetto la propria ispirazione”, ma proprio perché “Estimava che siffatti vestigi della venerabile antichità, a tutti e singolarmente agli eruditi, dovessero piacere. Nel qual giudizio egli certo non errò”».
Giornata di studi alla Biblioteca Ambrosiana
Mercoledì 7 novembre, Biblioteca Ambrosiana, dalle 9.45 alle 12.15 e dalle 14.00 alle 17.30, Sala delle Accademie, Giornata di studi dedicata a Benedetto Marcello, con la presentazione dei CD Benedetto Marcello – Salmi e sonate editi da Concerto Classics e con interventi di Mons. Pierfrancesco Fumagalli, Rav Elia Richetti (Minhaghim: i riti liturgici in Italia) Lydia Cevidalli (Ricerca e scelte esecutive dei Salmi di Benedetto Marcello) M° Franco Rossi, Conservatorio di Venezia (Non solo salmi: drammaturgia e musica sacra in Marcello), Milada Jonasova, Accademia delle Scienze, Praga (Estro poetico-armonico nel Regno di Boemia); Anna Claut, Biblioteca Marciana di Venezia (Testimoni. Benedetto Marcello nella tradizione manoscritta e a stampa della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia); Gabriele Mancuso, The Medici Archive Project, Firenze (I “Salmi ebraici” di Benedetto Marcello nel contesto delle relazioni giudeo-cristiane del primo Settecento veneziano – Una breve disamina); Marco Bizzarini (Novità e tradizione nell’Estro poetico-armonico); Mario Marcarini, direttore di Musicmedia (I Salmi di Benedetto Marcello nella discografia); Edwin Seroussi, Hebrew Univesity of Jerusalem (Tradizione orale e le melodie ebraiche di Benedetto Marcello)
Seguirà un dibattito, moderato da Claudia Milani.
Comitato scientifico: Maria Mayer Modena (Associazione Amici dell’Università di Gerusalemme), Edwin Seroussi (Università Ebraica di Gerusalemme), Claudia Milani (Classe di studi del Vicino Oriente-Ambrosiana), Lydia Cevidalli (Conservatorio di Milano), Mario Marcarini (direttore di Musicmedia-Concerto Classics).
La partecipazione alla Giornata di studi è aperta al pubblico, previa registrazione. Info: accademia.hebraica@ambrosiana.it – cevidalli.lydia@gmail.com