Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La parashat Lech Lecha ci introduce al personaggio chiave di Abramo, che è considerato il padre del popolo ebraico. I rabbini discutono considerando diverse possibilità a proposito di ciò che è così unico in Abramo, che gli fa meritare questa importante ruolo di padre della nostra nazione.
Una possibilità si basa sul versetto וְהֶאֱמִן בַּיהֹוָה וַיַּחְשְׁבֶהָ לּוֹ צְדָקָה credeva nel Signore di cui Abramo si fidava, aveva fede in Lui e considerava la sua giustizia e i suoi meriti. In questa prospettiva, Abramo è il grande uomo di fede e quindi il padre del nostro popolo.
Un altro punto di vista si basa su un brano di Bereshit cap 26 che dice “Perché Abramo ha ascoltato la mia voce”. Abramo è quindi visto come il grande, ubbidiente e leale servitore di Dio. L’obbedienza è la grande qualità che rende Abramo il padre del nostro popolo.
Tuttavia, esiste una terza opinione, il versetto nella parasha, che definisce Abramo “ivrì”, Abramo l’ebreo. Che cosa significa questo, termine עברי (l’ebreo)? Possiamo interpretarlo come il mondo intero da una parte e Abramo dall’altra. In altre parole, Abramo è stato in grado di distinguersi prendendo una posizione unica nel mondo del paganesimo e dell’idolatria.
Quella capacità di alzarsi e di essere diverso è ciò che rende Abramo il padre del nostro popolo. Questa è una lezione per tutti noi perché il conformismo, la necessità di far parte e conformarsi agli altri è qualcosa di naturale e qualcosa di legittimo. Eppure a volte siamo chiamati ad avere il coraggio, il coraggio non facile, di essere diversi, di essere unici, di stare dove nessun altro si trova e di forgiare il nostro percorso unico. Questa è la grande qualità di Abraham עברי, Abraham the ivrì, quello che sta da solo, quello che sta in piedi e forgia il suo percorso unico. E questa è la sfida per ognuno di noi.
Di Rabbi David Frankel
Di Rabbi David Frankel
(Foto: Jozsef Molnar, Il viaggio di Abramo da Ur a Canaaan)